L’allenatore rossonero analizza la sconfitta con la Sampdoria: "Siamo stati insufficienti sia agonisticamente che tecnicamente, è un ko che fa male. Siamo tutti colpevoli. Bisogna migliorare l’atteggiamento, ci servirà da lezione". Fassone: "Niente alibi. Complimenti a Giampaolo"
Una sconfitta che fa male, dopo due successi consecutivi contro Udinese e Spal a Sam Siro, il Milan cade al Ferraris contro la Sampdoria. "Siamo stati insufficienti sia agonisticamente che tecnicamente, è una sconfitta che fa male per come è maturata. Non siamo mai stati in partita se non per 10 minuti del secondo tempo: troppi calciatori hanno reso al di sotto delle loro possibilità, anche in termini di qualità di gioco. E’ una sconfitta che non mi so spiegare o che comunque mi spiego male: per qualcuno è stata la quinta partita disputata ogni tre giorni, siamo la squadra più giovane della Serie A e con i giovani ci vuole pazienza già all’interno dello partita stessa. Abbiamo pagato tutto questo, non mi va di colpevolizzare nessuno, siamo tutti colpevoli per una prestazione del genere. Bisogna migliorare nell’atteggiamento e a livello agonistico pareggiare quantomeno gli avversari, la Sampdoria oggi è stata superiore agonisticamente e tecnicamente. Bisogna prendere questa sconfitta come una lezione", le parole di Vincenzo Montella a Sky Sport nell’immediato posto gara.
"Prestazione insufficiente"
"Preoccupato? Sono dispiaciuto perché abbiamo messo in campo una prestazione insufficienze e restano da capire le eventuali cause e lavorare su quelle senza isterismi. Oggi c’è stato un blackout, ma bisogna avere equilibrio nei giudizi, essere molto razionali, senza mettere la testa sotto la sabbia, ma capire da dove vengono certe cose", prosegue Montella. L’allenatore del Milan poi aggiunge: "Se proprio dobbiamo perdere meglio con la Sampdoria che con qualcun altro, visto che è una città e una tifoseria che sono nel mio cuore, ma il nostro percorso deve crescere e deve essere accelerato, non dipende dall'avversario. La Roma? Speriamo di fare il contrario", ha concluso l’allenatore del Milan.