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Napoli-Inter, gli SkyTech dicono che... Tridenti a confronto. L'analisi tattica

Serie A

Augusto De Bartolo

Sabato prossimo altra sfida verità in campionato. Al San Paolo si affronteranno la prima e la seconda in classifica. Due modi di giocare differenti ma un denominatore comune: l'utilizzo del tridente. Vediamo le differenze tra Insigne-Mertens-Callejon e Icardi-Perisic-Candreva

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Ci sarà pure l'impegno di Champions da sostenere per il Napoli, ma la squadra di Sarri è diventata la favorita numero uno per lo Scudetto. E sabato prossimo sfiderà l'Inter che si è riproposta, di prepotenza, come credibile alternativa. Sistemi di gioco quasi speculari, più consolidato il 4-3-3 di Sarri, soggetto a piccole modifiche il 4-3-3 di Spalletti che talvolta, l'ex tecnico della Roma trasforma in un 4-2-3-1. Assodata la solidità difensiva di entrambe le formazioni (5 gol subiti), il denominatore comune è dato dall'utilizzo del tridente: certamente più prolifico quello del Napoli (21 gol), meno ma pur sempre efficace quello dell'Inter (17 reti). Vediamo quali sono le differenze di strategia.

Perisic sul binario, Insigne "corto" e nel campo

La prima differenza lampante tra le due strategie adottate con lo schieramento a tre punte appare evidente se si considerano le posizioni e le aree di azione di Ivan Perisic e Lorenzo Insigne. Nell'idea tattica di Spalletti il croato, anche per le sue caratteristiche tecniche, viene utilizzato per attaccare la profondità sull'esterno. Avendo un attaccante come Icardi da servire, molto presente in area di rigore, il croato punta l'uomo e quasi sempre lo attacca sul lato forte (il piede dominante) per poi crossare in mezzo palloni interessanti all'interno dell'area di rigore. A sinistra, invece, il Napoli preferisce giocare "corto" grazie alle qualità di palleggiatore di Insigne che, spesso, si abbassa sulla linea dei centrocampisti per scambiare passaggi nella ragnatela tessuta da Sarri e successivamente attaccare nell'1v1 il suo avversario diretto dirigendosi verso il centro del campo (piede debole dell'avversario). Il fantasista del Napoli cerca lo scambio con Mertens, la conclusione o il cambio di lato per Callejon.

L'attacco alle spalle di Callejon, Candreva assistman

I compiti di Candreva sono ressoché identici a quelli di Perisic. Molto largo sulla corsia, la sua indole lo porta talvolta a stringere il campo e a tentare di entrare in area di rigore. Molto più spesso, lo dicono i numeri (già tre assist in campionato) il suo compito principale resta quello di servire palloni interessanti per Icardi. Da questo punto di vista il gioco dell'Inter risulta abbastanza perimetrale nella fase di prima costruzione, mentre nella preparazione alla finalizzazione si predilige sfruttare il centro (Icardi, Vecino) per poi aprire sulle fasce laterali. Diverso è lo sfruttamento che di Callejon fa Sarri. Il gioco corto (passaggi brevi e ravvicinati) di Insigne con Mertens e Hamsik attrae naturalmente gli avversari in zona palla. Il quarto giocatore difensivo di sinistra tende a stringere durante lo "scivolamento" dei compagni. Ciò apre lo spazio per il cambio di gioco su Callejon che è abilissimo ad attaccare alle spalle, con una corsa verso la porta, il suo avversario diretto.

Mertens a tutto campo, Icardi punta vera

Nell'idea di tridente di Spalletti c'è una vera prima punta. Nessuno meglio di Icardi (o Immobile nella Lazio) può rappresentarne la tipologia ideale. E infatti, tranne qualche situazione in cui l'argentino si accorcia in zona palla sull'esterno, la sua posizione è sempre molto centrale: proprio per sfruttare l'abilità di Perisic e Candreva nell'attaccare attaccare le fasce laterali. In questo modo Icardi è sempre molto presente all'interno dell'area di rigore e lì diventa letale per qualsiasi difesa. Al contrario, Mertens, che è adattato in quel ruolo e ha caratteristiche tecniche e fisiche differenti, diventa molto funzionale nel gioco di Sarri. Molto più mobile, non concede punti di riferimento. La sua tendenza a spostarsi verso sinistra conferma quella che è la scelta di Sarri di creare densità in quella zona per lasciare lo spazio di inserimento a Callejon sulla destra.

In definitiva si può concludere dicendo che il tridente del Napoli ha soluzioni più varie nell'attacco alla linea difensiva avversaria. Ciò è testimoniato dai dati, molti gol e un numero di palle gol infinito, talvolta non totalmente concretizzato. L'Inter risulta un po' più codificata nella scelta offensiva ma punta tantissimo sulle abilità dei suoi uomini. Icardi rappresenta la concretezza e il cinismo che ha portato la squadra di Spalletti a essere seconda in classifica.