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La Lazio, Inzaghi e l'importanza del gruppo: un modello vincente

Serie A
Simone Inzaghi, allenatore della Lazio (Getty)

Il segreto dell'allenatore biancoceleste è quello di parlare sempre del gruppo e mai dei singoli, valorizzando l'insieme: "Luis Alberto? Sta bene, gli dovrò trovare un posto". Ora è al terzo posto insieme alla Juventus

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Il problema dell'anno scorso erano le big: "Non le battiamo, dobbiamo risolvere il problema". Tutto risolto ora, almeno fin qui. Perché Inzaghi e la Lazio hanno battuto due volte la Juve e una volta il Milan, rifilando un bel 4-1 a Montella&co. Il segreto? Uno: "Il gruppo!". E un modello vincente che per ora sta dando i suoi frutti, elevando la Lazio a rivelazione della Serie A. Champions League come obiettivo, non soltanto un sogno. E i biancocelesti volano...

L'importanza dell'insieme

Simone Inzaghi non parla mai dei singoli, lo fa davvero raramente. Un elogio a Luis Alberto e un pensiero a chi ha giocato 5 minuti. Un complimento a Immobile e un altro allo staff tecnico. Inzaghi è così, prima il gruppo e poi i singoli. L'esempio Keita dovrebbe chiarire tutto. Lazio giovane, bella da vedere, senza paura di nessuno. Cinica e concreta, sia in Serie A che in Europa League, dove guida il suo gruppo con due vittorie in due partite (e ora arriva il Nizza). 19 punti e una Supercoppa già in bacheca, quando tutti lo davano per spacciato. Inzaghi è un modello vincente che può durare a lungo, non parla mai del proprio gioco ma del valore dell'insieme. Luis Alberto è un altro esempio: "Sta benissimo, quando torneranno Nani e Felipe Anderson gli dovrò trovare un posto". Ergo, prima l'insieme e poi la sua idea di gioco, quel 3-5-2 che sta portando avanti fin dal primo giorno di ritiro ad Auronzo di Cadore. Quasi un mantra. Come il gruppo, la sua Lazio e i suoi ragazzi. Lo dimostra un video tratto dai canali ufficiali della società: dopo la vittoria con la Juve, Inzaghi abbraccia tutti. Dall'eroe Strakosha fino a Mauricio, passando per Patric e tutti gli altri. Un "daje" alla romana detto da un piacentino. Lazializzato lui, Inzaghizzati gli altri. Per la vera forza di questa Lazio rivelazione: l'insieme.