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Sassuolo, Bucchi: "Preso 3 gol evitabili. Difettiamo nella mira"

Serie A
Il rammarico di Bucchi

Uscire indenni dal San Paolo non è mai facile, ne sa qualcosa il Sassuolo, ecco le parole di Bucchi dopo la sconfitta contro il Napoli: "Difettiamo nella mira. In alcune partite siamo stati poco lucidi, altre volte ci siamo fatti prendere dalla frenesia"

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Il Napoli centra la decima vittoria in campionato riportandosi in testa alla classifica con 3 punti di vantaggio su Juve e Lazio. La squadra di Sarri, imbattuta dopo 11 gare, ha battuto il Sassuolo, ora sempre più impelagato nei bassifondi della classifica.

L'analisi di Bucchi

Di certo quello contro il Napoli non era affatto un test decisivo per Bucchi. Al San Paolo non c'è storia per nessuno, difficile uscire indenni. Ma quanto pesa questa sconfitta per il futuro a breve termine dell'allenatore neroverde? "Abbiamo incassato tre gol più che evitabili. Uno regalato: avevamo palla e bastava scaricare al portiere. E poi ne abbiamo subiti altri due su corner. C'è rammarico perché la prestazione c'è stata, abbiamo giocato a viso aperto con un ottimo spirito. Conoscevamo benissimo le caratteristiche del Napoli, una squadra che aggredisce alta, che ti soffoca, che ti lascia poco spazio. Avevamo preparato la partita con l'uscita della palla alle spalle della linea difensiva avversaria: una delle tre punte doveva venire incontro e le altre due lanciarsi nello spazio".

Consapevolezza

Il percorso si stava per incalanare nella direzione giusta. Per questo il Sassuolo dovrà essere bravo a non farsi demoralizzare troppo da questa sconfitta: "Oggi siamo stati anche sfortunati con due legni. Sono momenti. Oggi ad esempio si è sbloccato Falcinelli, che soffriva il digiuno da gol. Speriamo di ritrovare il guizzo dei giocatori di qualità che per noi sono fondamentali. Sono contento di come abbiamo interpretato la gara. Di Francesco ha fatto un percorso straordinario, ha lasciato un'impronta importante. Ha lavorato sei anni con lo stesso gruppo e gli stessi concetti e chi arriva portando cose diverse sa che deve faticare. Il mio obiettivo è dare un'identità alla squadra. A volte ce l'abbiamo a singhiozzi, altre volte vedo che la squadra ha paura e va alla ricerca del vecchio per sentirsi più sicura". Insomma, bisogna guardare avanti. Senza paura e con il desiderio di stupire che, da sempre, ha contraddistinto il DNA neroverde.