Sampdoria, Lucas Torreira: il regista di Giampaolo segna il primo gol in A e ci prende gusto. Segna una doppietta

Serie A
La gioia di Torreira, doppietta contro il Chievo (Getty)

L'uruguaiano, arrivato in Italia da attaccante, è diventato un perno del centrocampo del Pescara di Oddo e in blucerchiato ha conquistato Giampaolo. In futuro sembra inevitabile il passaggio a una grande, ma per adesso la Samp continua a godersi il suo gioiello

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Due gol per superare il Chievo e affermarsi definitivamente come next big thing della Serie A 2017-2018. Lucas Torreira fa sul serio: al 25’ punizione da oltre 25 metri che finisce sotto l’incrocio dei pali superando l’impotente Sorrentino, poi, a cinque minuti dalla fine, un tiro al volo dal limite a chiudere il match del Ferraris. Contro il Chievo il classe ’96 ha segnato i suoi primi due gol in Serie A: un grande momento per il centrocampista uruguaiano, che sta dimostrando di non essere soltanto corsa e grinta ma di poter migliorare in tutti gli aspetti del gioco. Se continua così, sarà inevitabile il suo trasferimento in una grande squadra dopo che i corteggiamenti di quest’estate da parte di Inter e Atletico Madrid non si sono concretizzati. Il suo vero sogno però è quello di giocare nella Nazionale del suo paese, visto che curiosamente non è ancora stato convocato dal ct Tabarez.

Punto fermo al centro del campo

Torreira è fondamentale per Marco Giampaolo, il vertice basso del centrocampo a 3 dell’ex allenatore dell’Empoli non deve essere per forza un regista puro ma deve ricoprire un ruolo centrale nelle due fasi del gioco. Il suo maggior pregio è il controllo dei passaggi corti rasoterra, la capacità di dare ritmo alla squadra senza diventare prevedibile. Il giocatore più vicino a lui? Spesso, per i suoi trascorsi a Pescara e per il fisico, è stato paragonato a Marco Verratti. L’uruguaiano oggi sembra soprattutto se stesso: 166 centimetri di aggressività e capacità di guidare la squadra adattandosi a tutte le situazioni e proponendosi sempre come appoggio per i compagni. Fuori dal campo, grande umiltà e stretto contatto con le sue radici: la madre e il migliore amico vivono con lui in un normale appartamento di Genova. Il legame con l’Uruguay si vede anche nelle abitudini culinarie, per esempio nella preparazione del suo amato mate, la bevanda più popolare del Sud America da cui non si separa nemmeno durante le interviste.

La svolta grazie a Massimo Oddo

L’arrivo di Torreira in Italia risale al dicembre del 2013, quando il ragazzo aveva 17 anni. All'epoca faceva parte di un gruppo di giovani prelevato dal Wanderers Futbol Club di Montevideo grazie al lavoro degli osservatori del Pescara e di Victor Mesa, proprietario del Wanderers e di una quota del club abruzzese. In Uruguay Torreira ha sempre giocato nelle giovanili, una volta arrivato in Italia ha iniziato dalla Primavera (allenata da Federico Giampaolo, fratello di Marco) per poi esordire in Serie B nel maggio 2015. In Primavera giocava da attaccante come negli esordi in Uruguay e all’esordio in B era stato schierato come trequartista, poi la svolta: Massimo Oddo lo sposta a centrocampo nei playoff 2015. Nella stagione seguente Torreira è uno dei titolarissimi, da regista, nella squadra che conquista la massima serie attraverso un gioco spettacolare. Dal 2016 gioca per la Sampdoria, che lo aveva già acquistato per poi lasciarlo in prestito al Pescara. La sua trasformazione da fantasista a regista si è concretizzata grazie a Giampaolo (questa volta Marco), che gli ha subito dato fiducia. I risultati si vedono: se adesso iniziano ad arrivare anche i gol è difficile scorgere i limiti dello sviluppo di Torreira, che si prepara a vivere altri "pomeriggi da sogno" a Marassi. E mettendosi in evidenza in blucerchiato siamo certi che presto potrà conquistare anche la maglia della Celeste, che rappresenta la sua massima ambizione professionale.