Serie A, altro che catenaccio! È il campionato con la media gol più alta
Serie ADopo 11 giornate, tra le cinque maggiori leghe europee, la nostra è quella in cui si realizzano nettamente più reti a partita. Dieci anni fa solo in Francia si segnava meno. Un confronto storico che smentisce pregiudizi che fanno fatica ad andar via
Il gol: l'unità di misura del calcio. Il numero di reti che viene segnato definisce vincitori e sconfitti, assegna scudetti e condanna alla retrocessione. Ma contribuisce anche a plasmare l'idea che abbiamo del calcio giocato nel mondo. L'Italia, storicamente, è il Paese del gioco difensivo. La terra in cui il catenaccio - in realtà inventato in Svizzera - è diventato un'arte. Gianni Brera, il giornalista che ha coniato molte delle espresioni che usiamo quando parliamo di calcio, sosteneva che gli italiani non erano fisicamente all'altezza degli altri popoli e che, di conseguenza, non potevano attaccare per 90 minuti: dovevano restare dietro e ripartire in contropiede. Negli ultimi tempi, però, le cose sono cambiate. Da qualche anno in Serie A anche le piccole non rinunciano a giocare e attaccare. Risultato? Dopo 11 giornate il campionato Italiano è quello in cui si segna più di tutti. E non di poco: 2.91 reti a partita. La Liga segue a quota 2.74. Poi, nell'ordine, Bundesliga, Premier League e Ligue 1.
La scorsa stagione
Sono dati da prendere con le pinze, del resto si è giocato meno di un terzo di campionato. Ma le prime undici giornate di quello in corso non rappresentato un'anomalia in questa fase storica, tutt'altro. Già lo scorso anno, infatti, la Serie A è stato il campionato con più gol, ma con molto meno margine sulla Liga: solo 5 reti, ossia 2 centesimi in meno di media.
Dieci anni fa
Il campionato 2007-2008 fu vinto dall'Inter di Mancini, che avrebbe lasciato i nerazzurri l'estate successiva. La Juventus ritornava in Serie A dopo la retrocessione per i fatti di Calciopoli e chiudeva al terzo posto, con Del Piero e Trezeguet a occupare i primi due posti della classifica marcatori. In Serie A si segnava pochissimo: solo in Francia i gol erano meno.
Vent'anni fa
Sorprendente il confronto relativo alla stagione 1997-1998, quella del rigore negato a Ronaldo in seguito al fallo di Iuliano. Oliver Bierhoff dell'Udinese fu il capocannoniere, capace di segnare 27 gol in un campionato ancora a 18 squadre. A completare il podio c'erano Ronaldo, con 25 gol, e Baggio nella sua incarnazione bolognese, a quota 22. Non erano solo i grandi bomber a segnare. La Serie A era la seconda lega per media gol a partita, dietro solo alla Bundesliga.
Trent'anni fa
Gli anni '80 sono ricordati come il periodo d'oro del calcio italiano, specie nella loro parte conclusiva. Nel 1987-1988, campionato a 16 squadre, il Milan di Sacchi la spuntò sul Napoli del capocannoniere Maradona (15 gol) con un margine di 3 punti. Grandi attaccanti come Careca, Vialli e Gullit dovevano lottare ogni domenica contro difese arcigne. Le più impenetrabili d'Europa: il nostro era il campionato in cui si segnava meno.