Torino, Sirigu: "In passato ho detto no al Nizza per un capriccio"
Serie AIl portiere del Torino ha svelato di aver rifiutato due estati fa una proposta del Nizza, sottolineando di averlo fatto solo per un capriccio. Ecco quale...
Un curioso retroscena, protagonista Salvatore Sirigu, arrivato in granata nel corso dell’ultima sessione di mercato. Intervistato ai microfoni di Canal Plus, l’ex giocatore del Psg ha rivelato di aver rifiutato un'offerta del Nizza, per un mero capriccio. "Mi è dispiaciuto aver detto no alla proposta del Nizza. Non volevo giocare contro il Paris Saint-Germain, ma un calciatore professionista deve superare certe cose. Per un capriccio ho perso un'occasione. La prima cosa che ho pensato è quando avrei giocato di nuovo contro il Psg. Mi sentivo ancora troppo legato ai miei ex compagni. Mi sono detto che sarebbe stato difficile per me giocare contro Pastore, Verratti, Thiago Silva, Maxwell: non sarebbe stato normale per me. A Nizza c'è una bella atmosfera, una buona squadra e io ho perso un'occasione per un capriccio. Ma ora sono felice al Torino".
Il calcio italiano visto da Miha
Mentre Sirigu pensa a ciò che sarebbe potuto essere e non è stato, Mihajlovic si è concentrato sul calcio italiano, individuando in conferenza i mali da risolvere per tornare presto al top: "C'è bisogno di ripartire, ma non è compito mio trovare il modo. Io ho lavorato con la nazionale serba ed ho detto di sì solo dopo aver parlato con i vertici della Federazione, perché volevo un ricambio generazionale. Ho cambiato tanto, costruendo la nazionale più giovane d'Europa. Non ho raggiunto la qualificazione e mi sono dimesso, perché volevo bene al mio Paese. Oggi la nazionale, anche grazie al mio lavoro, è formata e sta ottenendo i risultati sperati. Ventura? Non voglio partecipare al processo mediatico nei suoi confronti, perché tanto è già stato detto di tutto. Lui sa meglio di noi come stanno le cose. Mi dispiace dal punto di vista umano quello che gli è successo e gli faccio il mio in bocca al lupo. Ancelotti per la panchina azzurra? Ha tutte le qualità per poterlo fare, anche se allenare la nazionale non è come allenare una squadra".