Kakà è atteso a Milano per presenziare ad alcuni eventi legati allo sponsor Adidas, il brasiliano visiterà Casa Milan e assisterà poi alla gara di Europa League tra i rossoneri e l'Austria Vienna
"Ho bisogno di nuove sfide e nuove motivazioni". Sono state queste le parole utilizzate da Kakà per dire addio a Orlando e (probabilmente) al calcio giocato. La definitiva parola fine alla propria carriera in campo, infatti, il brasiliano non l'ha mai pronunciata, ma è chiaro che a 35 anni, dopo due stagioni passate a svernare in un campionato non troppo competitivo come quello statunitense, rientrare nel grande calcio con ancora gli scaprini ai piedi sarebbe complicato. Per questo nel suo futuro c'è soprattutto un destino dirigenziale.
Proprio in questi giorni, l’ex giocatore rossonero è a Milano per alcuni eventi legati allo sponsor Adidas: prima, nella mattinata di giovedì, visiterà Casa Milan (come ricordato anche dal profilo twitter ufficiale dei rossoneri), mentre in serata si accomoderà in tribuna a San Siro per assistere al match di Europa League tra la squadra di Montella e l’Austria Vienna. E allora, in una suggestione che sta cominciando a trovare conferme, è possibile, anzi molto probabile, che durante l'incontro tra i dirigenti e l'ex Pallone d'Oro, Fassone provi a capire quali siano le intenzioni di Kakà per il suo futuro prossimo: continuare a giocare (poco probabile) oppure iniziare la carriera da dirigente. Il contesto ideale per avanzare una proposta, che al momento sarebbe solo un'opportunità, e provare a convincere il brasiliano a tornare nella grande famiglia rossonra. Ripetiamo, per ora quella di Kakà è solo un'opportunità alla quale Fassone deve ancora pensare concretamente. Ma sì sa, come cantava anche Galliani qualche anno fa, certi amori non finiscono.
Montella carica il Milan
Mentre Fassone attende di incontrare Kakà, Montella pensa al Milan e alla gara di Europa League contro l’Austria Vienna: "Il Milan ha un X Factor perchè è giovane - prosegue Montella - ci manca qualcosa per arrivare nella fase finale ma credo che ci siano le condizioni per dimostrare che il lavoro fatto fino ad oggi sia servito per accrescere il nostro livello. In Italia non ci sono partite facili, adesso affronteremo squadre che stanno sotto di noi e proveremo a fare più punti possibili. Abbiamo voglia di riavvicinarci alle posizioni di vertice. La cena? E’ facile andarci dopo le vittorie. Questa è stata bella, arrivata per gradi. Stiamo diventando squadra, si vede in campo e anche in questi gesti qui. Particolarmente bella proprio perchè spontanea. Gli equivoci iniziali sono stati messi da parte ormai da un bel po'".