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Messi: "Rivoglio Inter e Milan in Champions"

Serie A
Leo Messi, Barcellona (Getty)

Il fenomeno argentino alla Gazzetta dello Sport: "Sono anni che il calcio italiano non è più lo stesso e non solo per la mancata qualificazione degli azzurri al Mondiale. Rivoglio Inter e Milan in Champions, i due club milanesi devono tornare competitivi anche a livello europeo"

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"Il calcio italiano negli ultimi anni non è più lo stesso. E credo che questo abbia a che fare non solo con la non qualificazione al Mondiale. Per esempio due grandi della Serie A come Milan e Inter non sono più quelle che erano una decina di anni fa e non vanno più in Champions, e questo riguarda tutto il calcio italiano. Piano piano stanno provando a risalire la china, soprattutto i due club milanesi devono tornare a essere competitivi a livello europeo. Nazionali come l'Italia o l’Olanda, che per decenni hanno partecipato alla Coppa del Mondo, in Russia non ci saranno e nessuno se lo sarebbe aspettato. Ma il calcio oggi è questo: anche le piccole nazionali o i piccoli club se ben organizzati possono complicarti la vita", parole di Leo Messi. Fresco vincitore della quarta Scarpa d’Oro della sua carriera, il fenomeno argentino ha parlaro alla Gazzetta dello Sport e sono stati tanti i temi affrontati nell'intervista. Iniziando dalla grande paura di non andare al Mondiale con la sua Argentina: "È stato un periodo tosto per noi, abbiamo avuto tre ct nelle qualificazioni e non è facile adattarsi subito a ognuno di loro. Favorite? La Germania campione in carica, come sempre. Ma ci sono anche Brasile, Spagna, Francia. Ora sono le più forti".

"I miei bimbi non mi chiedono quasi mai di giocare con loro. Sono tutti e due destri…"

Argentina che però potrà contare proprio su di lui, eletto nuovamente miglior goleador di tutta Europa. "È un bellissimo riconoscimento, ma io dico sempre che la mia priorità non sono i premi individuali. Preferirei vincere un'altra Champions o la Liga, questi sono i miei obiettivi principali. Comunque, è bello avere questi trofei a casa, per il significato che hanno appunto. Se è difficile essere Leo Messi? Sono una persona come tutti, che prova ad avere una normale vita in famiglia. E' vero che a volte preferirei non essere notato e avere una vita più normale, senza che tutti mi guardino per strada", ha ammesso il talento del Barcellona nella sua intervista alla Gazzetta dello Sport. Messi ha poi raccontato la sua vita fuori dal campo: "Come mi tengo in forma? Dopo l'allenamento magari rinforzo le gambe, ma non sono un tipo da palestra. Dieta? Ho rinunciato al cioccolato, la cosa più dura per me. Anche ora, di tanto in tanto, faccio uno strappo e mi concedo un po' di cioccolato. La siesta? Non più. E mi manca. Quando sono in nazionale però lo faccio, il pisolino. A casa non posso, ci sono i bambini. Se mi chiedono di giocare a calcio con loro? Di solito no, non capita spesso. Sono tutti e due destri…"

Il suo futuro post calcio e il rapporto con CR7

"Ronaldo ha detto che in futuro possiamo essere amici? Non so se succederà. L'amicizia si costruisce passando del tempo insieme e conoscendosi. Adesso non abbiamo rapporti, ci vediamo solo nelle cerimonie di premiazione ed è l’unica occasione in cui ci parliamo. Fra di noi va tutto bene, ma le nostre vite non si incrociano molto spesso. Se sarà lui l'unico rivale per il prossimo Pallone d’Oro? No, ci sono molti grandi giocatori oggi che possono vincerlo. Negli ultimi anni l'abbiamo vinto noi due, ma gente come Neymar, Mbappé e Luis Suarez possono competere per il premio". Messi parla poi del suo futuro una volta appesi gli scarpini al chiodo, ammettendo di non avere ancora le idee chiare su quale strada intraprendere: "Non lo so adesso cosa farò. Ne ho parlato in famiglia varie volte su come occuperò il mio tempo una volta lasciato il calcio, ma non c’è niente di deciso. Ho sempre detto che non mi vedo come allenatore, non ho il feeling. Nei prossimi anni potrei cambiare idea ma ho ancora parecchi anni davanti a me e vedremo. Quando fine carriera sarà vicina qualcosa deciderò", ha concluso Messi.