L'allenatore rossonero presenta la sfida con il Torino: "Squadra che può dare fastidio alle big. Il nostro divario con le grandi? Ci stiamo avvicinando, bisogna crescere in mentalità. André Silva titolare? Valuto, Kalinic al momento è più esperto. Bonucci? Ha sbagliato, ma abbiamo vinto. Il vento è cambiato…"
Successo contro l'Austria Vienna e discorso qualificazione in Europa League chiuso, in casa Milan adesso la concentrazione è rivolta solo ed esclusivamente al campionato con la squadra allenata da Vincenzo Montella chiamata a risalire la classifica dopo una prima parte di stagione complicata. Vietato dunque sbagliare per i rossoneri già a partire dalla gara di domenica a San Siro contro il Torino, un impegno che Montella presenta così in conferenza stampa: "La squadra sta bene. Abbiamo qualche giocatore che non è al 100% ma non vogliamo alibi, da adesso abbiamo la possibilità di avere la testa libera e concentrarci solo sul campionato con settimane tipo e tempo per lavorare. Non ci sono partite facili e tra quelle che affrontiamo, il Torino è la più attrezzata perché ha qualità, giocatori forti e un tecnico preparato. Può dar fastidio e avvicinarsi alle grandi. Non specula mai sul risultato ed ha un'identità chiara, una squadra che gioca a calcio. Non si accontentano e per noi è difficile, dobbiamo necessariamente vincere. Bonaventura? Jack ha dimostrato di essere importante, ma purtroppo ha faticato a trovare la condizione. Gli manca la continuità e quel livello fisico che fa innalzare il ritmo, un po’ come è successo a Biglia e Kalinic. Qualcosa abbiamo pagato con gli infortuni. Da adesso mi piacerebbe lavorare con l'intera rosa".
"Gap con le big dovuto alla mentalità. André Silva? Kalinic più esperto"
"Pochi gol realizzati? I numeri quasi mai mentono, ma vanno capiti e interpretati. Ma ci sono anche le prestazioni. Noi abbiamo quasi sempre fatto bene. Ci stiamo avvicinando a chi sta davanti a noi, ma dobbiamo crescere in mentalità. Con le medio-piccole, invece, stiamo facendo il nostro dovere. Se domani gioca André Silva? L'allenatore deve saper scegliere, anche in funzione della partita. André Silva ha giocato metà delle partite da titolare, devo fare delle scelte in serenità. Ha, come Cutrone, un potenziale di crescita enorme, ma sono giovani. Al momento Kalinic è più esperto, ma ciò non esclude che possano anche giocare insieme", ha proseguito Montella. Che ha poi risposto così alla domanda di un possibilie impiego di Suso dietro le due punte: "Potenzialmente potremmo farlo, ma non dietro le punte. Due attaccanti più Suso possiamo farlo, ma tenendo lo spagnolo largo e rimanendo ben attenti su chi siano gli altri otto in campo per non rimanere troppo scoperti. Abbiamo principi da portare avanti e con tanti calciatori nuovi, più vari intoppi, è molto difficile. Il Milan di Doha non si è più rivisto? Quella gara fu Davide contro Golia, figlia di mesi di lavoro continuo e senza intoppi. Oggi non sta succedendo ma stiamo portando avanti un'idea di calcio, quella che sarà il Milan di domani".
"Bonucci? Il vento è cambiato"
"Troppi infortuni? È un caso e siamo nella media della Serie A. Bonaventura ha avuto un infortunio traumatico, così come Conti, Kalinic invece è arrivato dopo e abbiamo accelerato un po' per portarlo in condizione. Tutte cose normali. Montolivo sta facendo molto bene ed è cresciuto molto nelle ultime settimane, sta fornendo ottime prestazioni. Lui e Biglia insieme? Possono giocare sì, ma li devo ancora provare. Gli inserimenti dei centrocampisti? Giochiamo in maniera diversa rispetto all'anno scorso, senza dubbio ci mancano i gol dei centrocampisti questo sì. Possibile impiego di Suso e Bonaventura dal primo minuto contro il Torino? Sono giocatori importanti per il vecchio e il nuovo Milan, confermati e trattenuti entrambi. Averli al 100% è un valore per questa squadra. Bonucci? Ha fatto un'ottima partita a livello difensivo e anche a livello di guida della linea. Ha commesso solo quell'errore sul gol loro, nel quale è pure scivolato, ma per il resto ha fatto molto bene. Poi è cambiato il vento perché se facciamo un errore, e vinciamo 5-1, significa che qualcosa è cambiato... Niang? Non penso a lui. Penso alla mia squadra, che mi auguro che vinca. Kessie? Nelle corde ha qualcosa in più e qualche gol in più, ma sono convinto che anche lui farà bene", ha concluso Montella.