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Prandelli: "Vorrei Tommasi e Albertini alla guida del calcio italiano. Ho un debole per Sarri"

Serie A

L'ex Ct azzurro, in un'intervista alla Gazzetta dello Sport, parla della sua nuova esperienza negli Emirati Arabi alla guida dell'Al Nasr ma rivolge lo sguardo anche all'Italia: "L'eliminazione sia l'occasione per ripartire, con gente fresca al comando. La Serie A? Interessante, ma vanno ridotte le squadre partecipanti"

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La nuova vita negli Emirati Arabi, ma il pensiero rivolto anche all'Italia. Cesare Prandelli allena l'Al Nasr, club di Dubai. Un'esperienza che lo sta "sorprendendo", facendogli imparare nuovi costumi e abitudini con cui non aveva mai avuto a che fare, come ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport. "Qui sto cambiando l'approccio verso i miei giocatori, ad esempio durante l'intervallo loro pregano: io non posso fare altro che aspettare, non è come in Italia, dove quel quarto d'ora lo usi per dare indicazioni tattiche preso dall'adrenalina. E così mi sono adattato, rispettando i loro modi, ho imparato a calmarmi e ad evitare le reazioni di pancia". "Qui si gioca a calcio - prosegue l'ex Ct azzurro - la mia squadra sta crescendo la proprietà è soddisfatta. L'aspetto motivazionale è diverso, perché se in Europa la motivazione è già intrinseca nei calciatori che vogliono ambire anche a guadagnare di più, qui i calciatori sono mediamente ricchi già di per sé. Uno dei miei mi ha detto che ha sette macchine... Quindi devo prospettargli motivazioni nuove, farli divertire o far intravedere loro la possibilità di arrivare in nazionale. Dove può arrivare? Il potenziale c'è, le squadre amano il calcio offensivo e cercano di far partire l'azione sempre da dietro. L'obiettivo è la qualificazione al Mondiale 2022".

Sul fallimento Italia e la Serie A

Prandelli passa poi al capitolo Italia, doloroso quanto inevitabile: "La gente mi abbracciava in lacrime e dispiaciuta dopo l'eliminazione: l'Italia ha sempre avuto un gran seguito qui. Purtroppo è accaduto, ora però bisogna voltare pagina. Il mio auspicio è che questo avvenimento serva per 'scavallare' e lasciarsi tutto alle spalle. Vorrei che il calcio fosse guidato da persone come Damiano Tommasi e Demetrio Albertini, gente fresca ma anche dotata di esperienza. E poi amano il calcio, conoscono i problemi che ci sono attualmente. Al centro di tutto va messo nuovamente il pallone". Un parere anche sulla Serie A: "Interessante, con quattro squadre che possono giocarsela fino alla fine e questo la rende incerta. Non vedo una favorita, ma ho un debole per Sarri. Resto convinto però che bisognerebbe ridurre il numero delle partecipanti a 16 squadre".

Il Prandelli azzurro

Alla guida della Nazionale per 4 anni dal 2010 al 2014, Cesare Prandelli ha collezionato 56 panchine, vincendo 23 partite, pareggiandone 20 e perdendone 13. Il fiore all'occhiello della sua gestione è senza dubbio Euro 2012, concluso al secondo posto dopo la sconfitta in finale contro la Spagna ma segnato da alcune ottime prestazioni e dalla memorabile semifinale contro la Germania. Nella Confederations Cup del 2013 gli azzurri si piazzeranno terzi, battendo l'Uruguay nella finale terzo/quarto posto. La grande delusione resta invece l'uscita ai gironi nel Mondiale 2014: le sconfitte contro Costa Rica e Uruguay cancellano la vittoria inaugurale contro l'Inghilterra. Subito dopo l'eliminazione, Prandelli rassegnerà le proprie dimissione insieme all'allora presidente federale Giancarlo Abete.