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Milan-Atalanta 0-2, Cristante e Ilicic stendono i rossoneri. GOL E HIGHLIGHTS

Serie A

Marco Salami

Arriva un'altra sconfitta per il Milan, che scende ancora di più in classifica. A San Siro decidono Cristante e Ilicic. Con questo ko i rossoneri hanno perso contro tutte le squadre che la precedono in classifica. L'Atalanta, invece, si riavvicina alla zona Europa.

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MILAN-ATALANTA 0-2

32' Cristante (A), 71' Ilicic (A)

TABELLINO

Milan (4-3-3): Donnarumma; Abate, Musacchio, Bonucci, Rodriguez; Kessié, Montolivo (83' Biglia), Bonaventura (76' Calhanoglu); Borini, Kalinic (82' Andre' Silva), Cutrone

Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Hateboer, de Roon, Freuler, Spinazzola; Cristante (80' Kurtic); Petagna (64' Ilicic), Gomez

Ammoniti: 31' Cutrone (M), 40' Kessié (M)

L’incubo rossonero prosegue. A San Siro l’Atalanta vince 2-0 coi gol di Cristante e Ilicic, e le statistiche sono impietose. Con questa sconfitta il Milan he perso contro tutte le squadre che lo precedono in classifica, considerando le prime otto in A che hanno almeno un punto in più dei rossoneri. Non solo, a una giornata dal termine del girone di andata (l’ultima in trasferta contro la Fiorentina) ha già eguagliato il più alto numero di sconfitte nella prima metà di campionato della sua storia: 8. Brutta prestazione complessiva degli uomini di Gattuso, col pubblico che ha iniziato ad abbandonare lo stadio con dieci minuti di anticipo. A nulla è servito un buon momento nel primo tempo, e un buon inizio di ripresa: l’Atalanta ha mediamente controllato la gara senza troppi problemi, sfruttando prima un calcio piazzato per il vantaggio, dunque una ripartenza per il 2-0. Troppo poco in avanti per il Milan, troppa imprecisione nei momenti decisivi. Su 23 tiri totali solo 4 sono entrati nello specchio, e ai bergamaschi - per vincere - di tiri ne sono bastati meno della metà: 11. Il cambio di allenatore ancora non funziona, il ritiro punitivo ancora di meno. E il futuro è sempre meno rosso, e molto più nero.
 

Primo tempo

Gattuso sceglie ancora il 4-3-3, il vero cambio di rotta con il passato. A centrocampo ci sono Kessié, Montolivo e Bonaventura, molto libero di avanzare e sempre coinvolto nei primi quattro gol rossoneri della gestione Gattuso (3 reti e 1 assist). Davanti ancora Kalinic, con Borini e Cutrone a supporto. Nell’Atalanta la novità è la panchina di Ilicic: primo marcatore in A dei bergamaschi con sei reti. Alle spalle della coppia Gomez-Petagna c’è infatti Cristante, mossa che si rivelerà decisamente indovinata da Gasperini. I nerazzurri prendono dunque in mano la partita fin da subito, e nei primi dieci minuti si gioca quasi sempre nella metà campo del Milan. Sull’altro fronte, rossoneri in grande difficoltà nel fare gioco: Kalinic tocca appena un pallone, e di pericoli non se ne vedono. Già, fino al 15’ però, quando viene annullato il gol del vantaggio a Bonaventura, perché senza Suso è lui l’unico che riesce ad accendere la luce nel Milan. Sul cross di Kessié dalla trequarti campo Berisha esce male. Il tap in è vincente proprio per Bonaventura, ma il Var giustamente annulla: c’è un evidente tocco di mano di Cutrone.

 

A questo punto il Milan prova a prendere coraggio, e prima del 25’ arrivano altri due tiri. Prima è pericoloso Montolivo dal limite, con Berisha che dei distende e devia in angolo. Poi lo è decisamente meno Cutrone, che da dentro l’area, defilato sulla sinistra, calcia debole e centrale. Sono due buone occasioni, certo, però estremamente timide per una squadra che deve, e vuole, tornare ai tre punti. La situazione peggiora ancora, poi, quando l’Atalanta il gol lo trova per davvero. Sulla punizione da posizione defilata di Gomez, Donnarumma ne mette quattro in barriera. La situazione in area è preoccupante, con un’evidente inferiorità numerica dei rossoneri sul secondo palo. Abate si sbraccia: è a metà tra Masiello e Caldara, e due uomini contemporaneamente non può marcarli. Sul traversone del Papu svetta proprio Caldara: Donnarumma risponde, male, e Cristante segna. Per l’ex prodotto del vivaio milanista è il sesto gol in A, nono contando tutte le competizioni, che ne fanno il miglior marcatore stagionale dell’Atalanta. Ma occhio soprattutto alla statistica: il Milan ha sempre perso una volta passato in svantaggio in questo campionato (sette volte su sette). Nonostante tutto la risposta rossonera arriva, certo, ma la conclusione di Bonaventura in mischia, su altra uscita imperfetta di Berisha, è respinta proprio dallo stesso portiere albanese. Poi, però, più nulla. E all’intervallo comanda l’Atalanta.
 

Ripresa

Il secondo tempo vede un Milan diverso in campo, con un nuovo piglio. La squadra è più aggressiva, più alla Gattuso verrebbe da dire. Nello spazio di otto minuti arrivano quattro tiri, e il più pericoloso è quello di Kessié, che sfiora il gol con un destro dal limite dell’area. Prima di lui Rodriguez calcia a lato, e Borini alto, cercando la grande volée. Ma ancora più importante è la chance per Kalinic al 9’. Il croato controlla in area allungandosi il pallone, la conclusione di sinistro arriva lo stesso, a botta sicura, ma è Hateboer a immolarsi e a salvare la rete del pareggio. Qualche squillo c’è, ma di certezze nel gioco ce ne sono molte di meno per il Milan, quasi zero. E la sensazione è che solo un episodio possa sbloccare la squadra di Gattuso. In più, la fortuna non sembra aiutare i rossoneri: al 62’ Kalinic controlla benissimo in area e si gira per calciare, ma il tiro si stampa ancora una volta sui difensori dell’Atalanta. Al 66’ poi altra occasione, col tiro di Borini che sfila però vicino al palo alla destra di Berisha.

 

La situazione a San Siro dunque precipita al 71’. Ilicic, subentrato da appena sette minuti a Petagna, sferra il colpo decisivo alla partita. Papu Gomez lancia meravigliosamente Spinazzola con un tocco di testa lungo l’out di sinistra. Il cross per Ilicic è chirurgico, il parziale diventa di 2-0, e lo sloveno raggiunge Cristante in vetta ai bomber stagionali dei nerazzurri. La situazione ora per il Milan è pesantissima, dopo il cambio di panchina e anche il ritiro punitivo: non sembra cambiato nulla, se non in peggio. Tre minuti dopo anche Freuler va vicino al gol, ma il suo tiro dal limite è parato da Donnarumma. Al 76’ esce Bonaventura per Calhanoglu. Dunque dentro anche Kurtic per Cristante. Nel finale a nulla servono gli ingressi di Andre’ Silva e Biglia. Il pubblico abbandona lo stadio con largo anticipo, la classifica è preoccupante, e le sconfitte sono di più delle vittorie. Il Milan è immerso in un incubo.