Serie A, Udinese-Milan. Gattuso: "È stato il miglior Milan della stagione. André Silva? Gli manca il veleno"
Serie AL'allenatore rossonero analizza il pari di Udine: "Siamo una rosa con l'età media giovane, questo influisce molto in certe situazioni come nel caso dell'espulsione, bisogna crescere caratterialmente". Su André Silva: "Sono contento della sua prova, ma deve avere maggiore veleno. Voglio il massimo negli allenamenti anche da chi gioca meno"
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Dopo tre vittorie consecutive in campionato, il Milan rallenta alla Dacia Arena. Il capolavoro di Suso non basta ai rossoneri per riuscire a ottenere i tre punti, con la squadra di Gattuso – rimasta in dieci nel secondo tempo per l'espulsione di Calabria – che si fa rimontare dall'Udinese che pareggia grazie ad un autogol di Donnarumma. "Dispiace, secondo me abbiamo fatto bene e per 60 minuti siamo stati padroni del campo prima di rimanere in dieci, e abbiamo messo in difficoltà l’Udinese. Mi dà fastidio aver collezionato la sesta espulsione: non siamo una squadra cattiva, questo fa sorridere e un po' dobbiamo migliorare a livello caratteriale. L'età media della nostra rosa è di 23/24 anni e quando succedono queste cose l'età influisce secondo me, c'è grandissimo rammarico perchè abbiamo fatto una delle migliori partite dell'anno", il commento dell'allenatore rossonero al termine della sfida contro la squadra di Oddo.
"André Silva? Gli manca il veleno"
Gattuso analizza poi la prova di André Silva, in campo dal primo minuto contro l'Udinese: "Ha dimostrato grandissima qualità, si è mosso bene, può fare molto bene perchè secondo me è molto forte. E' un ragazzo giovane, per farlo migliorare serve dargli continuità: sono molto contento della sua prestazione. Quando parlo di veleno mi riferisco alla palla gol che ha avuto nel primo tempo: in quella situazione un attaccante con il veleno stoppa il pallone e butta giù la porta". Sulle rotazioni degli attaccanti: "In questo momento io devo pensare a far giocare bene la squadra, non sono qui per dare contentini vari a questo o quell'altro giocatore. Mi piace guardare i giocatori in allenamento e dopo prendo le decisioni", ha aggiunto Gattuso.
"Voglio il massimo in allenamento anche da chi gioca meno"
L'allenatore del Milan lancia poi un chiaro messaggio al gruppo: "Bisogna continuare a lavorare, qualcuno in questo momento non è protagonista, non gioca un minuto, ma serve gente che si allena con veemenza, voglia e senso di appartenenza, io voglio vedere tutto questo. Sappiamo da dove siamo partiti e non è giusto buttare via tutto quello che stiamo facendo: è giusto vedere le facce incavolate, ma sul campo voglio vedere voglia e senso di appartenenza", ha proseguito Gattuso. Che poi ha analizzato così il èunto conquistato a Udine: "Dopo il pareggio abbiamo avuto due palle gol, ci sta che in dieci minuti una squadra come l'Udinese ti schiacci, ma dopo il pareggio ho visto una squadra che non ci stava che ha reagito. Il problema è che stiamo rincorrendo, un pareggio ci può stare ad Udine, ma poi a guardare la classifica sembra che non stiamo facendo nulla. Bisogna continuare a pedalare e stare zitti. I complimenti in questo momento non servono a nulla", ha concluso l'allenatore rossonero.
Suso: "Con Gattuso siamo un'altra squadra. Gol? Il più bello con questa maglia"
Una rete pazzesca che però non è bastata al Milan per portare a casa i tre punti contro l'Udinese. Tra i protagonisti della gara della Dacia Arena c’è sicuramente lo Suso, che ha commentato così ai microfoni di Sky Sport la perla che ha regalato il momentaneo vantaggio ai rossoneri: "Com’è nato quel gol straordinario? Io mi sono girato, ho visto la palla in quella posizione e ho provato a calciare. È stato un gol bello", ha ammesso lo spagnolo.
È il tuo gol più bello con la maglia del Milan?
Forse sì, ma anche quello a Napoli mi è piaciuto molto.
Era un gol che ti mancava? Cos'è cambiato nel tuo modo di giocare con Gattuso?
Io sono molto contento con lui, penso che adesso si veda che stiamo lavorando molto meglio, che anche in campo siamo un'altra squadra. Però se anche io non faccio gol ma vinciamo tutte le partite, io continuo così, non c’è problema.
Lavorate troppo con Gattuso?
No, io lavoro meglio così. Anche a Genova con Gasperini il metodo era molto simile e io mi trovo molto bene così.
Anche l'Inter sta attraversando un momento di difficoltà come voi all'inizio: come se ne esce?
Io dico sempre che se si lavora bene dopo il lavoro paga. Noi adesso siamo in un buon momento ma il calcio è così, cambia molto velocemente. L'Inter sei o sette partite fa lottava per vincere lo scudetto e adesso magari non entra in Champions. Io non penso che sia così: nel calcio le cose cambiano molto velocemente e noi non dobbiamo guardare nessuno, solo noi stessi e continuare così.