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Serie D: cane in campo, allenatore lo scaccia così. La replica della società

Serie A

Alfredo Alberico

E' successo nel Girone F. Al 75' del derby molisano tra Campobasso e Agnonese, con i padroni di casa avanti 1-0, in campo spunta un cane che prima disturba un rinvio e poi si mette a sgambettare sul terreno. Ma l'allenatore ospite ha fretta e decide di mandarlo via a modo suo: "Ma non ho fatto una cosa brutta", si difende. E il club: "Animalista convinto, notizia strumentalizzata"

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Gli animalisti (e non solo loro) si indigneranno. Ma la storia che vi raccontiamo va letta fino in fondo, dando il giusto spazio alle parole e alle spiegazioni di uno dei due protagonisti. Anche perché l'altro non può proprio dirci la sua: è un cane. Campionato di Serie D, nel girone F si gioca il derby molisano tra Campobasso e Olympia Agnonese. Gli ospiti sono sotto 1-0 e nel teso finale tentano, con un uomo in più dopo un'espulsione, il classico e disperato “forcingone” per raggiungere il pari. Ce la faranno. L'episodio che si verifica poco prima, però, scatena l'ira e l'indignazione di molti, non solo dei tifosi di casa. Attorno al 75', infatti, entra in campo Lupo, un cagnetto diventato la mascotte della squadra di casa. Lupo, che poi è pure il nome e il simbolo del Campobasso Calcio, prima disturba un rinvio del “proprio” portiere spostando il pallone e poi si dirige verso metà campo. A questo punto il cucciolo viene puntato da Pino Di Meo, allenatore dell'Agnonese, che con poca cura lo raggiunge, lo afferra e lo scaraventa fuori. Apriti cielo: prima in tribuna e poi, sui social, comincia il tam tam di accuse.

"Ne ho quattro a casa e i cani si prendono per il collo da me - ha detto Di Meo a fine partita al Quotidiano del Molise - non ho fatto nessuna cosa brutta. I cani non piangono se li prendi in quel modo, non ho fatto niente di male". Questi sono i fatti e le immagini che arrivano da un calcio che sembra così lontano ma che lo diventa decisamente meno se si pensa a tutti gli episodi d'invasione di campo a quattro o due zampe che non sono certo una novità nel calcio come in altri sport: dagli scoiattoli in Premier passando per gli uccelli che sfidano le Formula 1 e fino agli alligatori nel golf. Quello che stavolta stride è la reazione.

LA REPLICA DELLA SOCIETA'

Con questo comunicato, l'Olympia Agnonese ha detto la sua sull'episodio che vi abbiamo raccontato. "Una società di calcio si giudica in base alla storia, agli impegni presi e mantenuti, al rapporto che quotidianamente ha con i propri tesserati e tifosi. L’Olympia Agnonese in cinquant’anni di storia, di cui undici consecutivi trascorsi sui campi della serie D, vanta un curriculum di tutto rispetto, riconosciuto da addetti ai lavori e società blasonate che hanno calcato anche rettangoli della massima serie nazionale. In mezzo secolo di vita non si ricorda un solo punto di penalizzazione causa accordi economici non rispettati. A parlare sono i fatti che vogliono il nostro sodalizio guidato sempre dalla passione degli agnonesi.

Rispediamo al mittente le gratuite affermazioni che vorrebbero farci passare come una “società di terza categoria”. Prima ancora dell’aspetto calcistico privilegiamo i valori umani e sociali spinti a farlo dall’amore che un’intera collettività ci manifesta giorno dopo giorno. Su questo non accettiamo lezioni da nessuno. Come non accettiamo lezioni in fatto di ospitalità.

 Al tempo stesso esprimiamo la massima solidarietà nei confronti del nostro tecnico Pino Di Meo per la vergognosa strumentalizzazione fatta da alcuni organi di stampa in merito l’episodio dell’invasione di campo di un cane durante il secondo tempo del derby. Di Meo, animalista convinto (possiede quattro cani), come del resto l’intera dirigenza granata, ha solo provveduto ad allontanare l’animale in un momento cruciale dell’incontro come testimoniano le immagini televisive. A proposito è lecito chiedere cosa ci facesse un cane in un impianto come quello del ‘Selva Piana’ costato milioni di euro.

Infine stigmatizziamo gli episodi di violenza verificatisi al triplice fischio finale con nostri tesserati che hanno subito una vera e propria aggressione fisica da parte dei giocatori della squadra avversaria". 




Le immagini del video d'apertura pubblicate per gentile concessione dell'emittente Teleregione Molise.
Credit Foto: Mimmo Di Iorio, Quotidiano del Molise.