Mauro Icardi ha lavorato a parte anche nel corso dell'ultimo allenamento svolto oggi dall'Inter, le condizioni dell'attaccante argentino verranno monitorate costantemente ma al momento resta in dubbio per la gara con il Genoa
Ritrovata la vittoria con il Bologna dopo un digiuno di oltre due mesi, l’Inter si prepara adesso alla difficile trasferta del Ferraris, dove troverà un Genoa in salute dopo gli ultimi due successi consecutivi ottenuti in trasferta contro Lazio e Chievo Verona. Luciano Spalletti resta ancora alle prese con il problema Icardi, assente nelle ultime uscite e in dubbio per la sfida contro i rossoblu. Nel corso dell’allenamento di oggi, l’attaccante argentino ha lavorato ancora a parte ma con il pallone, compiendo un passetto importante verso l’eventuale convocazione. Al momento, appare difficile che Spalletti possa inserirlo nella lista che diramerà domani, ma resta ancora un ultimo allenamento per provare a recuperarlo. Nel caso in cui il capitano nerazzurro sia tra i convocati, appare evidente che non partirà dal primo minuto visto che Spalletti ha svolto tutte le esercitazioni tattiche della settimana con Eder al centro dell’attacco. La volontà di Icardi è quella di esserci e, pur avendo lavorato a parte, potrebbe spingere Spalletti a convocarlo.
L’Inter senza Icardi
Quella contro il Genoa potrebbe essere l’ennesima partita dell’Inter senza Mauro Icardi al centro del proprio reparto offensivo, ma i numeri non sono negativi, anzi tutt’altro. Delle gare infatti che i nerazzurri hanno giocato senza l’argentino, ne hanno vinte 18, l’ultima proprio contro il Bologna, match sbloccato da Eder dopo pochi minuti di gioco. La squadra nerazzurra si è dunque tirata fuori dall’Icardi dipendenza, tuttavia non può prescindere dalla presenza in campo del suo capitano, capace di segnare in questa stagione ben 18 gol in 24 presenze.
Parla Skriniar
"Dobbiamo andare in Champions League, perché siamo l'Inter. Speriamo di farcela quest'anno". Skriniar è già diventato un idolo per i tifosi e anche un ex difensore nerazzurro come Marco Materazzi lo ha definito un top player. Lui però vola basso: "Potevo fare di più su alcuni gol che abbiamo subito - ammette con umiltà - anche se il calcio è questo. Quando l'Inter non vince, anche se io gioco bene non sono mai contento". Un altro paragone che è stato fatto è quello con Samuel: "Lui era fortissimo, davvero un bel paragone". Un paragone che passa da una lunga militanza in nerazzurro. E su questo Skriniar ha voluto rassicurare i tifosi, dopo che una sua intervista in slovacco aveva allarmato l'ambiente: "Non ho mai pensato e non ho mai detto di andare via dall'Inter. E' un onore per me essere qua! Non so chi abbia tradotto le parole dallo slovacco, ma lo ha fatto male".