La squadra di Di Francesco torna a vincere in campionato dopo un mese ed effettua il controsorpasso ai danni dell'Inter. Ünder torna titolare e poco dopo il quarto d'ora sblocca la situazione con il sesto gol in Serie A. A inizio ripresa il raddoppio è un'autorete di Zukanovic, poi ci pensa Lapadula a ridare speranze agli ospiti. Non basta però a evitare la sconfitta ai suoi
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ROMA-GENOA 2-1
17' Ünder (R), 52' aut. Zukanovic (R), 61' Lapadula (G)
Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Gerson (70' Manolas), Gonalons, Pellegrini; Ünder (77' Schick), Dzeko, El Shaarawy.
Genoa (3-5-2): Perin; El Yamiq, Rossettini, Zukanovic; Rosi, Hiljemark (54' Medeiros), Bertolacci, Rigoni, Migliore (60' Rossi); Pandev (63' Cofie), Lapadula.
La Roma, dopo l’exploit in Champions contro il Barcellona, ricomincia a sorridere anche in campionato grazie al successo interno per 2-1 sul Genoa. Era dal 18 marzo infatti che i giallorossi non chiudevano l’incontro con i tre punti in tasca e non era per nulla facile tornare a farlo contro una squadra ben organizzata come quella del Genoa, reduce da quattro risultati utili consecutivi, e miglior difesa dopo la Juve da quando Ballardini siede sulla panchina grifone. I giallorossi mantengono così fede alla buona tradizione contro i rossoblù e riconquistano la terza posizione in classifica insieme alla Lazio, rimettendosi alle spalle l’Inter. La partita la mette in discesa Cengiz Under, indisponibile dal primo minuto da tre settimane, carico e ricco di qualità come nel periodo pre infortunio. Accanto a lui c’è anche la voglia pazzesca di Dzeko, carico al massimo dopo il momento positivo, e la buona verve di El Shaarawy. Dietro la squadra rischia poco e in mezzo al campo c’è Pellegrini che corre per due. L’autorete di Zukanovic a inizio secondo tempo sembra chiudere definitivamente l’incontro, ma gli ospiti colgono l’occasione al volo su uno dei difetti cronici dei giallorossi: la superficialità. La rete di Lapadula crea paure tra i ragazzi di Di Francesco, incapaci di mettere il sigillo sul match nonostante i numerosi contropiedi. Non rischia quasi nulla però e alla fine vince una partita fondamentale per la lotta Champions, destinata a tenerci con il fiato sospeso fino agli ultimi minuti del campionato.
Ünder ritrova il gol
Di Francesco, come promesso in conferenza stampa, cambia ben sei elementi rispetto all’11 che ha pareggiato nel derby domenica scorsa. L’allenatore abruzzese ritorna alla difesa a 4 davanti al confermatissimo Alisson e concede un turno di riposo all’affaticato Manolas. Fazio e Juan Jesus compongono la coppia centrale, Kolarov e Florenzi sono gli esterni. A centrocampo la sorpresa è invece l’esclusione di Nainggolan a favore di Gerson, con Pellegrini e Gonalons a completare la mediana. In attacco torna Ünder dal primo minuto, El Shaarawy agisce dall’altra parte con Dzeko a guidare il reparto. Non mancano le novità neanche tra gli ospiti, dove Ballardini opta per il 3-5-2 con Rosi e Migliore sulle corsie esterne. In difesa, insieme a Rossettini e l’ex Zukanovic, gioca l’esordiente El Yamiq. Lapadula e Pandev sono i riferimenti offensivi, mentre Rigoni, Hiljemark e Bertolacci formano la catena di centrocampo. Laxalt si accomoda inizialmente in panchina.
La Roma scende in campo con grande energia, ma il Genoa non resta a guardare e risponde presente al ritmo dei giallorossi. Dopo tre giri di orologio però, la difesa rossoblù si fa sorprendere tra le linee, con El Shaarawy che in ripartenza sbaglia la misura del passaggio per Florenzi. È sempre il faraone che spezza gli equilibri della formazione di Ballardini, ma questa volta rimane in bilico tra due possibili opzioni, il tiro personale o l'assist, e finisce col subire il recupero del difensore da buonissima posizione. I giallorossi continuano a macinare gioco e trovano anche il primo tiro verso la porta, ad opera di Ünder, bravo nel controllo a seguire e nel destro di prima intenzione, neutralizzato da Perin. Il turco ha voglia di fare bene dopo il periodo di stop e al 17' porta avanti i suoi, con un perfetto inserimento sul cross da fermo di Kolarov finalizzato in rete. La squadra di Di Francesco non si accontenta e prova a sfruttare il momento positivo. Da un'azione confusa la palla scivola su Florenzi che prova a incrociare con il destro, ma strozza troppo la conclusione. Ci riprova così El Shaarawy, al termine di un'altra grande manovra corale, con il destro a giro che va di poco lontano dal palo.
Risveglio Genoa
Passata la prima mezz'ora, anche il Genoa riesce a dare segni di vita in zona offensiva con una bell'idea di Hiljemark per Lapadula. Il suo cross rasoterra viene deviato con la punta da Juan Jesus che agevola l'uscita di Alisson. Ancora il brasiliano protagonista subito dopo quando Rosi prova a sorprendere la difesa giallorossa con un taglio verso il centro dell'area di rigore: anche questa volta il portiere sceglie i tempi giusti ed evita guai peggiori per i suoi compagni. Gli uomini di Ballardini sembrano prendere confidenza con questo tipo di soluzione e ci riprovano a cinque minuti dal duplice fischio dell'arbitro. In questo caso a inventare è Bertolacci, mentre il movimento in verticale spetta a Rigoni, in ritardo di qualche secondo rispetto all'intervento tempestivo di Alisson. La Roma invece gioca tanto in ampiezza e cerca di sfruttare la buona vena mostrata dalle ali di attacco, ma Perin riesce a controllare senza difficoltà la difesa dei pali. Al primo dei due minuti di recupero gli ospiti costruiscono la migliore occasione della partita, con il colpo di testa di Hiljemark che termina alto di poco sulla traversa.
Zukanovic beffa Perin, Lapadula la riapre
La Roma riprende il secondo tempo con lo stesso piglio del primo e mette subito alle corde gli avversari. Gerson si rende pericoloso con un paio di cross a rientrare, sul secondo di questi Perin legge la situazione e con i pugni evita il gol facile di Dzeko sotto porta. Poco dopo però è un suo stesso compagno a beffarlo nel peggiore dei modi, portando i padroni di casa sul doppio vantaggio. Zukanovic devia infatti involontariamente nella propria porta un cross innocuo di Kolarov e regala il raddoppio alla sua ex squadra. Il gol stordisce i ragazzi di Ballardini che rischiano di sprofondare sullo strapotere tecnico di Dzeko, che mette in campo qualità e soprattutto serenità, oltre alla velocità letale del piccolo turco. La Roma commette l'errore di rilassarsi troppo e, su una palla persa da Gerson, si fa trovare impreparata e incassa la rete di Lapadula: l'ex Milan raccoglie tutto solo poco fuori l'area di rigore e batte Alisson, mal posizionato al limite dei sedici metri. I giallorossi rischiono di sgretolare in pochi secondi quanto di buono fatto nella prima ora di gioco, ma ci pensa il numero uno verdeoro a salvare in tuffo sul tentativo volante di Giuseppe Rossi, entrato per Migliore.
Florenzi si divora la terza rete
Dzeko prova a scuotere la squadra con un destro da fuori area che spaventa Perin, ma non inquadra lo specchio. Di Francesco capisce che è il momento di cambiare e inserisce Manolas per Gerson e Schick per Ünder. È proprio il centrale greco, eroe nella serata di Champions contro il Barcellona, a rischiare di combinarla grossa con un passaggio superficiale su una situazione di gioco scoperta. Il Genoa ruba palla con Rigoni, quest'ultimo guida benissimo il contropiede e serve Medeiros, ma il portoghese perde tempo nel tiro e perdona Alisson da buonissima posizione. Il più ispirato mentalmente e fisicamente in casa Roma è invece Alessandro Florenzi, il più pericoloso dei suoi nell'ultimo quarto di gara. Il terzino azzurro duetta alla grande con Dzeko, ma l'amico Perin gli nega la gioia del gol a botta praticamente sicura. Ancora più clamorosa è l'occasione successiva: Florenzi perde nuovamente il duello a tu per tu con il portiere, ignorando Dzeko tutto solo in area. La respinta di Perin finisce proprio sui piedi del bosniaco, ma l'attaccante subisce il recupero di El Yamiq che, con una scivolata disperata, evita ai suoi compagni di incassare la terza rete. L'ultima ripartenza la sbaglia invece Schick, impreciso ed evidentemente sotto pressione in un controllo semplice per un calciatore delle sue qualità. Il Genoa crea l'ultimo brivido su calcio piazzato, ma la Roma, in particolare grazie a Pellegrini - uno dei migliori del match - riesce a difendere la conquista dei tre punti e ritrova la terza posizione, in compagnia della Lazio.