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Bologna, Donadoni: "Dovevamo fare meglio"

Serie A
Roberto Donadoni, Bologna (Getty)

"Abbiamo fatto 39 punti, dire che abbiamo la classifica che volevamo è vero in termine di salvezza, non di punti, troppe partite ci sono sfuggite per poco. Ognuno farà le valutazioni che preferisce, ma questo è un dato oggettivo" ha detto l’allenatore

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Si chiude con una sconfitta la stagione del Bologna di Roberto Donadoni, che arriva così a quota 21 ko in stagione. Sono 39 i punti definitivi della squadra rossoblù in questo campionato, fatto di un’ottima prima parte e poi di una seconda metà più complicata. Anche contro l’Udinese la formazione emiliana non è riuscita a fare punti e dopo il fischio finale proprio Donadoni ha commentato così il match: "Siamo stati molli e quando davanti hai giocatori di gamba come Lasagna e De Paul arrivi inevitabilmente secondo sui palloni. Nel secondo tempo loro a lungo andare loro sono calati un po' e abbiamo combinato qualcosa. Si chiude di nuovo con una sconfitta e dispiace. Abbiamo raggiunto i 39 punti tempo fa, oggi c'erano tutti i presupposti per fare bene, ma abbiamo difettato nella voglia di fare sempre meglio, non facendo più punti. Tirare in porta è importante, però bisogna arrivare di più nell'area di rigore, con più aggressività, dando anche la palla sui piedi, avevamo solo Avenatti con un certo tipo di stazza, avremmo dovuto giocare più palla a terra. Qualche pericolo siamo riusciti a crearlo anche all'Udinese, ma la convinzione messa alla fine andrebbe messa fin dall'inizio, questo è il dispiacere. Se andiamo a parlare con i singoli ragazzi tutti volevano far così, poi tradurlo sul campo è un discorso diverso".

Poi, sulle scelte di formazione: "Quando si è fatto male Orsolini ho cercato di avere qualcuno che potesse contrastare di più e volevo vedere anche Masina centrale, che può essere fatto per lui, perché in fase di costruzione sa produrre. Krejci è più offensivo di lui e sulla fascia volevo spinta, mettendo Torosidis anche più centrale e togliendo Poli che aveva un fastidio fisico. Mettendo Falletti ho chiesto più giro palla a terra ed è arrivata, ma troppo tardi. Noi intimoriti? Non è proprio paura, è tensione di voler fare il risultato, che diventa controproducente, cosa che ti limita nelle giocate. Quando pensi che puoi sbagliare è il momento in cui perdi l'attimo giusto. Noi siamo stati poco bravi in quello. Per quanto riguarda il futuro ragioneremo con calma con la società su cosa si può e si dovrebbe dare. Parleremo con grande serenità e tranquillità, non escludo niente, ad oggi sono l'allenatore del Bologna, parlare di quello che potrà accadere in futuro è inutile, aspettiamo il presidente e vedremo. Abbiamo fatto 39 punti, questa squadra poteva e doveva fare meglio, dire che abbiamo la classifica che volevamo è vero in termine di salvezza, non di punti, troppe partite ci sono sfuggite per poco. Ognuno farà le valutazioni che preferisce, ma questo è un dato oggettivo".