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Lazio, Luis Alberto torna in gruppo: gol e giocate in allenamento

Serie A
Luis Alberto, fantasista della Lazio (Getty)

Lo spagnolo torna ad allenarsi coi compagni per la prima volta dopo l'infortunio del 6 maggio contro l'Atalanta (lesione di primo grado alla coscia sinistra). Tiri in porta, giocate e applausi da parte del pubblico laziale

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Ad Auronzo piove molto ma lui ha sempre il sorriso. Lui, Luis Alberto Romero. Ha vuelto. Inzaghi sorride e riabbraccia il suo fantasista principe, di nuovo in gruppo dopo l'infortunio rimediato il 6 maggio contro l'Atalanta (lesione di primo grado alla coscia sinistra). Aveva stretto i denti per tornare a disposizione contro l'Inter, così non è stato. Il resto è storia nota: l'illusione della Champions, la realtà della beffa, Vecino in gol a 10' dalla fine. Ora la Lazio può riabbracciare il suo trequartista, protagonista l'anno scorso di 21 assist e 12 gol. Il pubblico lo chiama, lui risponde con qualche giocata delle sue, tocchi di suola, tiri a giro. Il tutto mentre gli altri prendono parte alla partitella. Lui no, calcia in porta seguito dal preparatore atletico Bianchini, prendendo parte soltanto alle prove tattiche di rito. 

Acerbi è già pronto

Il primo segnale positivo arriva dalla difesa: Acerbi è già un leader, gioca da centrale come se fosse alla Lazio da dieci anni, è l'acquisto che serviva per sostituire Stefan de Vrij. Sicurezza, esperienza, un senso di leadership acquisito nei tanti anni col Sassuolo, da titolare. La sua storia è nota, anni fa ha sconfitto il tumore per tornare ancora più forte. Adesso, a 30 anni, può godersi la sfida più importante della sua carriera. Inzaghi si fida, ci parla in continuazione, anche in privato. I compagni si fidano. Lui, protagonista silenzioso, progetta la nuova stagione all'insegna del "comando". La difesa della Lazio è al sicuro. 

Berisha si è inserito subito

Non solo Acerbi, l'altra buona notizia arriva da Berisha. Kosovaro, classe '93, tuttocampista di qualità che può fare anche il fantasista. Anche lui si è già inserito, nonostante non abbia preso parte nel primo test stagionale contro l'Auronzo (lo farà domenica contro la Top 11 del Cadore di Radio 103). Ma è un acquisto di sicuro rendimento, lo sanno sia Inzaghi che Tare. Durmisi, invece, avrà bisogno di un po' di tempo per integrarsi tatticamente. Ha una bella corsa, un bel piede mancino, l'ossesione della fase difensiva, ma in difesa va inquadrato. Mentre Sprocati sta facendo di tutto per convincere Inzaghi a dargli una chance. Proto infine, portiere d'esperienza, si sta rivelando una bella sorpresa, protagonista di una sicurezza tale che permetterà a Strakosha di avere un numero uno di riferimento. Ha origini italiane, suo nonno partì da Leonforte (Sicilia) per lavorare in Belgio, nelle miniere di carbone. Ora ritrova il "Bel Paese" a 35 anni, pronto per una nuova sfida.