L'attaccante biancoceleste: "Per me è un onore giocare nella Lazio, sono rimasto nonostante delle proposte di ingaggio molto vantaggiose. Quando sento chiamare il mio nome mi emoziono. La passione per il calcio l'ho ereditata da mio padre, nel tempo libero mi piace giocare alla PlayStation"
Due stagioni alla Lazio da 67 gol totali, l'ultima con addirittura 41 reti in 47 partite tra Serie A, Europa League, Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Da quando veste la maglia biancoceleste, Ciro Immobile non si è più fermato. Quest'anno ha iniziato con 6 gol in 10 partite, dopo aver accettato in estate di restare alla Lazio per la terza stagione consecutiva nonostante delle offerte importanti: "Per me è un grande onore vestire questa maglia, sono rimasto nonostante mi avessero proposto ingaggi più onerosi – ha dichiarato a Lazio Style Channel il centravanti biancoceleste – Quando sono in campo sento sempre il mio nome e mi emozione ogni volta, è bello sentirsi chiamare da così tante persone allo stadio".
"Calciatore grazie a mio padre. Tempo libero? PlayStation!"
Immobile, poi, parla del tempo libero e del suo rapporto con i compagni di squadra: "Quando andiamo in trasferta non abbiamo tempo per visitare le città – prosegue – Ceniamo, restiamo in camera e il giorno dopo c'è la partita. Durante gli allenamenti ci prepariamo molto sulla tecnica, sulla tattica, sulla velocità, sulla mentalità e su come affrontare le diverse situazioni di gioco. Nel tempo libero mi piace invece stare con mia moglie e con le mie figlie, poi gioco alla PlayStation. Nello spogliatoio ridiamo e scherziamo, cerchiamo di far passare così anche i momenti negativi. Considero gli avversari dei colleghi, saluto sempre chi conosco o chi ho già affrontato. La passione per il calcio me l'ha trasmessa mio padre, a mio fratello invece non piaceva. Quando, a causa del mio rendimento scolastico, i miei non mi mandavano al campo piangevo: il pallone è sempre stata la mia vita".