Tifo violento e razzismo: FIGC, le nuove linee guida. "Valorizzare i tifosi virtuosi"

Serie A

Durante il suo intervento nella riunione dell'Osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive dedicata alla violenza e al razzismo negli stadi, il presidente federale ha tracciato la linea e gli argomenti su cui ritiene si debba accelerare. Tra le idee di maggiore interesse quella di valorizzare i tifosi che si dissociano in maniera palese da comportamenti violenti o razzisti

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"È stato un incontro molto proficuo nel quale sono stati individuati percorsi comuni e specifici tra i responsabili dell'ordine pubblico e il mondo del calcio: l'obiettivo è soffocare i pochi violenti, valorizzando ed esaltando la condivisione con i veri tifosi". Queste le parole del presidente della FIGC Gabriele Gravina al termine della riunione dell'Osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive dedicata alla violenza e al razzismo negli stadi che si è svolta a Roma presso la Scuola Superiore di Polizia. "Il calcio è partecipazione – ha dichiarato Gravina - vogliamo sradicare tutti i fenomeni di violenza e di maleducazione a qualsiasi livello, sia dentro che fuori gli stadi. Ognuno deve fare la sua parte, pur sapendo che sarà un percorso a medio-lungo termine, e la Federazione sarà parte diligente in questo processo virtuoso che deve essere necessariamente di contrasto, ma anche di investimento nel futuro, con un’attenzione particolare all’educazione e alla cultura sportiva".

Le linee guida proproste dalla FIGC


Durante il suo intervento, il presidente federale ha tracciato la linea e gli argomenti su cui ritiene si debba accelerare: 

1- verificare la puntuale applicazione del gradimento e del codice etico da parte dei Club; 

2- potenziare e rafforzare il ruolo sia degli steward e quello degli SLO (Support Liaison Officer); 


3- concorrere nel creare le condizioni per il definitivo miglioramento degli impianti (abbattimento delle barriere architettoniche e dei divisori);

4- realizzare un servizio di Crowd Monitoring con l'intento di coinvolgere diversi ambassador (sentinelle del tifo) che presidino la rete attraverso attività che coinvolgano tutti i tifosi;

5- realizzare Fan Zone nelle immediate vicinanze degli stadi;

6- rendere più efficace l'istituto del Daspo (prevedendo obbligo di firma o servizi sociali in prossimità e durante le gare);

7- inasprire le sanzioni sportive, civili e penali per chi commette illeciti e reati;

8- accorciare e semplificare la procedura per la sospensione di una partita in caso di cori discriminatori prevedendo un primo richiamo con l'altoparlante a gioco fermo e a centrocampo e un successivo richiamo negli spogliatoi (con la responsabilità per la sospensione sempre riconducibile al delegato della sicurezza in servizio allo stadio).


La novità, per questo punto, risiede nel valorizzare il tifo positivo incentivando comportamenti virtuosi da parte dei veri tifosi, anche sotto forma di esimenti, che stigmatizzino in maniera evidente e corale tali beceri atteggiamenti. Insomma, tutelare chi, allo stadio si dissocia da comportamenti razzisti o violenti in maniera evidente quando questi vengono posti in essere.