Il Ct della Croazia, premiato al teatro dal Verme con il premio Brera, si è espresso sul momento del croato: “Non posso parlare di quanto è successo in sede di mercato – ha spiegato – ma do il mio sostegno assoluto a Ivan. E’ un giocatore fantastico, ma non è facile essere al massimo della forma dopo un grande Mondiale”
Dalla Croazia all’Inter, dalla Russia a San Siro, dal sogno Mondiale svanito sul più bello ad una stagione ricca di difficoltà con l’Inter. Insomma, per Ivan Perisic non è il momento più semplice della carriera. Alle prestazioni deludenti nella prima parte di campionato sono seguite le tanti voci di mercato che lo hanno visto protagonista: “Ci ha chiesto la cessione” Ha più volte ribadito Marotta, con l’Arsenal che sembrava fare sul serio per portarlo in Inghilterra. Poi però non è arrivata l’offerta giusta da parte dei Gunners, la Premier non si è trasformata in realtà. Il croato è rimasto in nerazzurro ed è stato schierato da Spalletti nella partita persa contro il Bologna. I fischi di San Siro ad appesantire il tutto, le parole di Dalic ad accarezzarlo. Premiato al teatro dal Verme con il Premio Brera, il Ct della Croazia ha parlato di Perisic e non solo: “Non posso commentare quello che è successo sul mercato – ha ribadito ai microfoni di Sky Sport - posso solo dire che Perisic è un giocatore fantastico, che ha giocato molto bene soprattutto in Nazionale. Per tutto il Mondiale, ha fatto un ottimo lavoro, quello che succederà in futuro non lo so. Puoi giocare a calcio in modo meraviglioso se sei al massimo della forma, cosa non facile dopo una coppa del mondo da protagonista. Detto questo, do il mio sostegno assoluto a Perisic”. Piccola parentesi anche su un altro croato con la maglia nerazzurra addosso, ovvero Brozovic: “Ha giocato al centro anche al Mondiale. Sette gare fantastiche, che hanno dimostrato quanto quella sia la sua posizione migliore, perché gli permette di dettare i ritmi e di far giocare la palla”.
Il momento di Perisic
Perisic intanto, dopo aver assistito dalla panchina ai match contro Torino e Lazio, è stato schierato da Spalletti con il Bologna nel tridente offensivo insieme ad Icardi e Candreva. 90’ per lui, senza però riuscire a lasciare il segno. Troppo poco per evitare i fischi rumorosi di San Siro: “Grazie per le lodi, ma anche per le critiche. Entrambi sono la mia benzina” Ha scritto il croato qualche giorno fa sulla propria pagina Instagram. Intanto, al momento, il suo bottino dice 3 gol e 5 assist in 26 partite stagionali. Troppo poco rispetto alla stagione passata e culminata nel grande Mondiale con la Croazia: “ Una volta chiuso il mercato, bisogna ritrovare gli obblighi che un calciatore ha – aveva spiegato Spalletti dopo la sconfitta di Coppa Italia con la Lazio - poi non so se è stato giusto parlare di queste offerte che ha avuto, ma sono dinamiche di mercato e il calciatore ha detto che era disposto. Poi alla fine non se n'è fatto più niente, però il fatto che se ne sia parlato ha creato tutto questo. Quando ci sarà nuovamente con la testa, lo faremo rigiocare".