Claudio Ranieri riparte dalla Sampdoria: "Siamo ultimi, ma non è questo il reale valore di questa rosa. Per prima cosa serve ridare autostima alla squadra. Partirò da chi mi farà vedere la voglia di reagire, senza guardare ai nomi". Le sue parole nella conferenza stampa di presentazione
Si è conclusa la conferenza stampa di presentazione di Claudio Ranieri
Domanda per Ranieri: La Sampdoria le ha tolto uno Scudetto...
Lo Scudetto del 2009/10 non torna più ma ormai è acqua passata. Quella stagione subentrai a zero punti e con il Livorno, poi retrocesso, conquistammo un solo punto su sei. Tutti si ricordano di quel Roma-Sampdoria, dove sbagliammo tanto nel primo tempo, ma era destino"
Domanda per Ferrero: Pensa che questa sia la sfida più difficile della sua carriera?
"Siamo solamente ad inizio stagione. Con Ranieri sono sereno"
Domanda per Ranieri: Crede si sia alzato anche il livello delle medie piccole?
"Certamente è una difficoltà in più, ma è anche uno stimolo. Il calcio italiano sta tornando a grandi livelli, questo genera un campionato interessante"
Domanda per Ferrero: Ha sentito Totti e Cassano?
"Io con loro due ci parlo sempre, ma non sono loro che mi indicano la via. Noi siamo in quattro e viviamo come un team, ci riuniamo e decidiamo. Non abbiamo bisogno di chiedere fuori. Ranieri lo abbiamo 'lisciato' già tanti anni fa. Siamo due romani che vogliamo il bene della Sampdoria"
Cosa pensa del centro sportivo?
"Il posto mi sembra un incanto nonostante la pioggia. Stanno rinnovando, questo va a dimostrazione del fatto che la società voglia migliorare la propria situazione. È importante avere tutto nel miglior modo possibile. Gli infortuni dipendono da mille cose: dipendono anche dal fisico dei giocatori"
Domanda per Ferrero: Avete valutato eventuali acquisti per gennaio?
"Il mister lo ha spiegato in 100 modi. Se c'è bisogno noi ci siamo. La Sampdoria è una grande azienda. Il mister valuterà e capirà, se ci sarà bisogno di fare un'aggiunta noi saremo presenti. Siamo sul pezzo per una Sampdoria migliore"
Domanda per Ranieri: Cosa pensa dell'assetto societario?
"A me dell'assetto societario non interessa: io penso a salvare la squadra. Quando indosso questa maglia, sono responsabile di quello che accade in campo. Io ringrazio il Presidente Ferrero perché mi ha dato questa opportunità, ma a noi non devono interessare altri aspetti"
Domanda per Ferrero: Come ha convinto Ranieri?
"La Sampdoria ha una storia importante, non ho fatto fatica a convincerlo"
Si sente un aggiustatore?
"Non mi dispiace come etichetta, me l'hanno data al Chelsea quando ho dovuto fare dei cambi a cui i tifosi e la società non erano abituati"
Crede che incontrerà maggiori difficoltà rispetto alla Premier League?
"Credo che la Sampdoria non sia il Fulham. Lì avevo giocatori che non avevano giocato in Premier. A gennaio il Presidente per scegliere i giocatori usava degli algoritmi. Ma penso che sia necessario conoscere i giocatori e non usare i numeri. La Sampdoria è differente"
Cosa sente di dire alla ai tifosi?
"In questo momento manca l'autostima, noi ce la faremo se i tifosi ci staranno vicino, solo così possiamo riuscirci"
Ha notato qualche giocatore che tecnicamente è più in difficoltà?
"Credo che vada analizzato il tutto. Bisogna giocare da squadra e tutti devono aiutare il singolo. Parto da chi mi fa vedere la voglia di reagire. La voglia di dire 'Voglio restare in Serie A'. Io non sono venuto qui per crescere giovani, vengo per salvare la squadra. Io ho a disposizione 26/27 giocatori con caratteri differenti. Loro devono capire cosa voglio. Io, loro e i tifosi dobbiamo trovare subito un gran feeling. Per fare questo dobbiamo mettercela tutta su ogni pallone"
Cosa pensa del fatto che subentri di nuovo a Di Francesco
"Spero che Di Francesco non mi odi. Stimo tantissimo Eusebio, spero che trovi al più presto una squadra"
Come tirerà fiori il carattere dei giocatori?
"Il carattere uno ce lo deve avere. Io posso solo aumentare l'autostima di ognuno. Quagliarella è un giocatore che fa la differenza. Lo scorso anno ha trovato una stagione magico. Ma aiutati che dio ti aiuta. Lui è il capitano e deve essere il simbolo della Sampdoria. Deve far vedere la voglia di lottare e salvarsi, poi i gol arriveranno"
Come schiererà la Sampdoria?
"Io sceglierò 11 giocatori che hanno voglia di lottare. Lo schema è figlio di quello che mi diranno i giocatori. L'importante è avere giocatori che credono in quello che fanno. Il sistema di gioco è l'ultima mia idea"
Come pensa di svegliare i giocatori?
"Bisogna ridare autostima, voglio il massimo in ogni allenamento. I miei giocatori non si devono arrendere mai. Le altre squadre possono vincere perché più bravi, ma noi dobbiamo essere più forti nel sacrificarci"
Quali sono stati le motivazioni che la hanno spinta ad accettare questa sfida?
"Non pensavo di essere chiamato così presto, mi ero appena operato al ginocchio e questa è la mia medicina, sono stato sorpreso. Sono una persona positiva, doveva andare così. L'ultima mia squadra è stata la Roma e ricomincio da Roma, è un'altra bella cosa della mia carriera"
Debutto con la Roma, nel giorno del suo compleanno...
"Nel momento in cui entrerò in campo non ci saranno amori per la Roma, daremo il massimo"
La Sampdoria può tornare a sognare?
Le favole sono sintomo di un grande lavoro dietro. Io credo che noi allenatori, presidenti e atleti dobbiamo far sognare i tifosi. Facciamo un passo per volta. Sono stato chiamato per una squadra ultima in classifica. Sono convinto che questo non sia il reale valore della squadra. Io voglio dalla mia squadra il massimo. Chi darà il massimo potrà giocare"