Simone Inzaghi e le analogie con la prima Lazio di Petkovic
Serie AL’ultima Lazio ad aver subito quattro ko in 6 gare era allenata da Petkovic 7 anni fa. Esiste qualche punto in comune fra quella squadra e l’attuale Lazio guidata da Simone Inzaghi: stessa capolista (la Juventus), stesso distacco dai bianconeri, similitudini anche sul mercato, e altre analogie
Quattro sconfitte in 6 partite, dal giorno del ritorno in campo dopo lo stop. Alla Lazio non capitava da 7 anni in campionato. Ovviamente non si giocava in estate e nemmeno così assiduamente. Ma qualcosa in comune c'è con la prima stagione di Petkovic in panchina. In quel campionato la Lazio, dopo la vittoria sull'Atalanta alla prima di ritorno, era a -3 dalla capolista Juve. Stesso distacco e sempre i bianconeri in testa per la Lazio di Inzaghi, dopo la vittoria per 5-1 sulla Sampdoria di sei mesi fa. In pieno mercato di riparazione.
Per Petkovic 7 anni fa l'unico arrivo fu quello a febbraio da svincolato del francese Saha: appena 126' in campo e nessun gol per la causa biancoceleste in quel girone di ritorno. Inzaghi, invece , ha sognato un altro francese... Lui sì che avrebbe potuto realmente avvicinare la Lazio a una Ferrari. Olivier Giroud, rincorso, desiderato, ma alla fine rimasto a Londra.
A onor del vero la squadra ha saputo camminare con le proprie gambe per altri 40 giorni, pareggiando solo il derby e vincendo altre 5 partite fino al 2-0 al Bologna del 29 febbraio. Quella di Petkovic crollò subito dopo la prima giornata di ritorno, perdendone 6 delle successive 9, ma giocare contemporaneamente in Europa League e Coppa Italia complicò ulteriormente il compito. Quella Lazio chiuse addirittura al settimo posto in campionato, ma il successo in finale di Coppa Italia nel derby contro la Roma consolò abbondantemente i tifosi.
L'aritmetica non condanna ancora la Lazio di oggi, ma più che gli 8 punti di distacco a 6 giornate dalla fine, sono le tre sconfitte di fila contro Milan, Lecce e Sassuolo ad aver tolto ogni speranza all'ambiente e molto probabilmente anche alla squadra. La Lazio giocherà certamente la prossima Champions League e senza passare per i preliminari. Emozione che i biancocelesti non vivono dai tempi di Delio Rossi. Anno 2007. Ed era questo l'obiettivo dichiarato a inizio stagione, inutile negarlo. Forse però il rimpianto resterà, per non aver aiutato a gennaio un allenatore e un gruppo che avevano dato addirittura più del massimo.