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Torino, Juric: "Qui vedo grande prospettiva. Belotti? Deciderà lui se restare"

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L'allenatore è stato presentato ai nuovi tifosi in conferenza stampa: "Partire da un livello basso è uno stimolo". Poi sulla rosa attuale: "Alcuni li vedo stufi o saturi, queste posizioni saranno da valutare. Belotti? Deciderà lui se essere il nostro condottiero". E il presidente Cairo conferma: "Serve l'adesione totale al nuovo progetto"

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Inizia ufficialmente l’era di Ivan Juric al Torino. In mattinata il primo allenamento al Filadelfia, poi la presentazione in conferenza stampa dall'Olimpico Grande Torino. Inevitabile partire dalle motivazioni che lo hanno spinto a optare per la causa granata: "C'era stata la sensazione di capirsi subito, di avere idee simili. Al Torino c'è metà rosa di giovani che può fare di più su cui lavorare e vedo una prospettiva di grande crescita. Servono alcuni innesti, ma senza stravolgere nulla. Partiamo da un livello basso e questo è uno stimolo". Anche se il lavoro sarà lungo: "A Torino ci sono dei problemi strutturali e mentali. Non dobbiamo illudere. Si cercherà di migliorare con un calcio propositivo e aggressivo, ma non possiamo fissare un obiettivo preciso". Serviranno dei cambiamenti, Juric lo ha fatto notare: "Ho la sensazione di saturazione per alcuni che si sono stufati e non hanno allegria. Queste posizioni saranno da valutare". 

"Belotti sceglierà se essere il nostro condottiero"

Dall’Europeo con l'Italia tornerà Andrea Belotti, il capitano della squadra. Nell’ultima stagione 13 gol in 35 presenze per il Gallo. Il nuovo allenatore non ha dubbi: "Belotti è un top player, il suo modo di giocare mi piace, ma nell'ultima stagione non è stato il solito giocatore. È il capitano e sceglierà lui cosa fare, se vuole essere il nostro condottiero". Juric ha pochi dubbi anche sul resto della rosa: "La prima cosa che avevo detto è che volevo vedere i giocatori. Capire se era un problema tecnico, oggettivo, o se si poteva fare di più. Alcuni so che sono imprescindibili, altri li voglio valutare. I leader? Ho già un'idea. Ci sono già 10-12 giocatori che mi piacciono: Bremer, Mandragora, Sanabria, Buongiorno, per dirne alcuni. Sono giovani e possono fare di più". E proprio da loro vuole ripartire: "Ci sono delle etichette che a me piacciono. Mi dicono che valorizzo i giocatori: a Verona l'ho fatto, secondo me questa è una cosa bellissima. Chi valeva 5 ora vale 8, è stata una cosa molto bella".

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Cairo: "Volevo prendere Juric già lo scorso anno"

Per presentare Ivan Juric c'era anche il presidente del Torino Urbano Cairo, partito però da un ringraziamento per Davide Nicola: "Ha fatto un lavoro importante, e io ho cercato di stare vicino a lui e alla squadra. Siamo riusciti a mantenere la categoria, per noi era fondamentale". Ora l'arrivo di Juric, per cui era stato già fatto un tentativo nella passata stagione: "Non lo conoscevo personalmente, ma avevo visto le sue stagioni al Verona, eccellenti. Lui è un’anima bella, ha un cuore speciale: mi ha colpito una sua intervista dopo una partita con l’Inter. Aveva declinato lo scorso anno la proposta di venire al Toro, ci ho riprovato e ci siamo riusciti". 

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"Sirigu e Belotti? Serve adesione totale al progetto"

Da definire ci sarà la situazione legata al futuro di Salvatore Sirigu, che ha un contratto in scadenza nel 2022. Juric ha già annunciato che il primo portiere sarà Milinkovic-Savic, Berisha il secondo. "È ancora con noi, non è partito. Dopo quattro anni l’ho visto meno felice di essere con noi, probabilmente aveva un’ambizione diversa e poteva essere giusto accontentarlo", racconta Cairo. La sua permanenza resta in bilico: "Ha grande esperienza e può andare ancora avanti. Con lui ho sempre avuto un rapporto personale splendido: lo stimo molto ed è un portiere molto bravo. Ma è molto importante la motivazione, se vuoi fare qualcosa di diverso, questo un pochino ti può indebolire". La stessa motivazione che chiede ad Andrea Belotti, al Torino dal 2015 e arrivato a un bivio: "Ho sempre creduto in lui e, quando facemmo il rinnovo di contratto con clausola annessa, volevo fare in modo che fosse considerato un big. E infatti attirai anche l'interesse di Florentino Perez del Real Madrid. Nel 2017 lo cercò anche il Milan, non era indifferente essendo tifoso rossonero. Ho una stima sconfinata per lui, ma dopo una stagione così è importante ci sia adesione totale a questo nuovo progetto".