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Atalanta, Gasperini si gode Zapata. E se tornasse il vero Muriel

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Massimiliano Nebuloni

Gasperini affronta la sosta con una Zingonia meno vuota rispetto ad altre volte. E mentre si gode l'inizio di stagione spettacolare di Duvan Zapata, l'allenatore bergamasco aspetta anche il ritorno del miglior Muriel, per avere a disposizione una delle coppie con più potenziale in Serie A

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Stavolta Zingonia non si é svuotata come in tante altre occasioni. Purtroppo, o per fortuna a seconda dei punti di vista. Oltre al lungodegente Gosens, sono rimasti Toloi e  Djimsiti, non convocato dall Albania nonostante sia giá tornato a disposizione la scorsa settimana. Mentre Pessina, che a Cagliari ha fatto rodaggio, è stato convocato in extremis da Mancini e avrá modo di perfezionare la forma in nazionale.  Tutti recuperi preziosi in vista della ripresa del campionato con lo Spezia, quando gli ultimi a rientrare saranno come sempre i sudamericani.  Con la trasferta di Champions a Berna sullo sfondo, si porrá il solito quesito sull'impiego dei colombiani, che in questo primo tratto di stagione hanno avuto un rendimento (quasi) opposto.  Eccezionale Zapata, quasi impalpabile Muriel. L'Atalanta che d ora in avanti punterá a scalare la classifica, non potrá prescindere da uno Zapata così in forma, come spiegano solo parzialmente gli 8 gol (più 5 assist) all’attivo: statistiche alla mano, il Panterone non era mai partito così forte nelle precedenti tre stagioni bergamasche.  Di segno opposto, in ece, la partenza di Muriel che ha realizzato una sola rete alla prima giornata, e non si é ancora ripreso  dall’infortunio muscolare di fine agosto. Con 4 gol nelle prime 12 partite anche l'anno scorso Muriel registrò una partenza diesel, ma poi a dicembre mise il turbo e scrisse la stagione più bella della sua carriera, collezionando una magia dietro l’altra. La speranza di Gasperini é che l’aria del Sudamerica gli restituisca lo smalto di allora: in una squadra che crea sempre tanto ma fatica a chiudere le partite, schierare insieme Zapata e Muriel è un lusso che poche squadre di vertice si possono permettere.