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Mancini: "Mondiale brucia ancora, punteremo a vincere quello in America nel 2026"

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Il ct della Nazionale è intervenuto assieme a Daniele De Rossi sul palco del Social Football Summit. Intervistato da Matteo Marani ha anche commentato la qualificazione alle Final Four di Nations League e spiegato cosa lo ha spinto a restare nonostante la delusione mondiale

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Intervenuto al Social Football Summit, il Ct della Nazionale Roberto Mancini ha raccontato le differenza tra il 'suo' calcio e quello attuale: "Era un calcio totalmente diverso, senza tecnologia ma con grandi campioni italiani. Poi sono arrivati stranieri di livello altissimo. Tutti noi italiani abbiamo imparato molto. Non avevamo macchinari per allenarci in palestra, era tutto 'a vista'. I mezzi tecnologici ci hanno dato una grande mano negli anni". Mancini commenta così l’avvento degli smartphone e dei social in relazione al mondo del calcio: "Ce ne siamo fatti una ragione, importante saperli utilizzare, ma accade poche volte. Giocare a calcio è la cosa più bella che si possa fare, si viene anche pagati per questo. I calciatori però dovrebbero capire che gli anni per fare il calciatore sono pochi e per farlo ad alti livelli bisogna rimanere sempre concentrati. Bisogna saperci convivere, ci siamo adeguati tutti. La vita è questa, ma serve attenzione".

"Mondiale delusione ancora forte, è stato ingiusto"

Mancini torna poi sulle vicende di campo: "Stiamo lavorando, purtroppo soffriremo fino a dicembre, la delusione per la mancata qualificazione al Mondiale non mi passa. È stata totalmente ingiusta, ma le sconfitte vanno affrontare. Non meritavamo di rimanere fuori dal Mondiale, ma purtroppo è andata così. Final Four in Nations? Non era facile, i ragazzi hanno messo tutto. L’Inghilterra rischia di vincere il Mondiale, ha una rosa incredibile, l’Ungheria è squadra molto fisica", ha ammesso il Ct. 

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"Nazionale aperta a tutti, per tornare basta scusarsi"

Sul futuro della Nazionale azzurra: "Bisogna dare più fiducia ai giovani, ripartire da loro. Io non sono stato un calciatore modello in Nazionale? È vero, anche per questo capisco i ragazzi, le porte della Nazionale sono aperte a tutti anche a chi ha avuto comportamenti non giusti: basta scusarsi con la squadra e tornare". Per chiudere, Mancini ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a rimanere in azzurro nonostante la delusione per la mancata qualificazione ai Mondiali in Qatar: "Tutti intorno a me erano molto positivi. Vincere con la Nazionale è la cosa più bella che ci possa essere, dare una gioia così gli italiani è incredibile, adesso dobbiamo aspettare 4 anni. Punteremo a vincere il prossimo Mondiale in America".