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Inter, individuati alcuni tifosi che hanno provocato deflusso in Curva Nord contro la Samp

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Grazie ai primi video visionati, la Digos è riuscita a identificare alcuni degli ultrà nerazzurri che durante l'intervallo della partita contro la Samp hanno costretto i tifosi dell'Inter a lasciare la Curva per onorare la memoria del loro capo storico, Vittorio Boiocchi, ucciso sotto casa. Le indagini ora proseguiranno e non è da escludere l'apertura di un'inchiesta penale

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La Digos di Milano ha individuato alcuni tifosi nerazzurri che sabato scorso, durante l'intervallo di Inter-Sampdoria, hanno costretto gran parte dei presenti in Curva Nord a lasciare gli spalti per omaggiare, a loro singolarissimo modo di vedere, Vittorio Boiocchi, il leader della tifoseria ultrà interista ucciso poco prima in un agguato sotto casa. È quanto comunica in una nota la questura del capoluogo lombardo. Gli investigatori che da giorni lavorano sui video - ne hanno esaminati al momento solo una parte - e tra qualche giorno scriveranno una relazione dettagliata da trasmettere in Procura, hanno individuato due tifosi che, risulta dalle immagini, avrebbero messo in atto il diktat arrivato dalle 'prime file', ossia far defluire il pubblico, anche chi avrebbe voluto restare. Un terzo ultrà invece avrebbe usato violenza verso una persona che esitava a lasciare San Siro.  In corso anche approfondimenti su due spettatori che hanno chiamato il 112 per lamentarsi e si sta cercando di rintracciare alcuni autori delle segnalazioni che hanno fatto il giro del web, affinché diano la loro versione dei fatti. Tutto questo in vista della possibile apertura di un'inchiesta penale e dell'avvio delle procedure per l'emissione dei Daspo.

Boiocchi ucciso, prosegue la caccia ai killer

Intanto, proseguono a 360 gradi le indagini della Squadra Mobile per arrivare all'arresto dei due killer che sabato sera, in sella a uno scooter, hanno sparato a Boiocchi cinque colpi, due dei quali andati a segno. Gli investigatori stanno convocando testimoni e scavano nella sua vita e nel suo passato con un curriculum criminale di tutto rispetto, compreso, come è emerso in un altro fascicolo, il business sui biglietti. Secondo la ricostruzione, la sera del 29 ottobre, dopo la notizia dell'agguato a Boiocchi, la Curva ha ritirato gli striscioni esposti e ha smesso di scandire cori e slogan. Molti supporter della Curva Nord, alla fine del primo tempo, sono usciti dallo stadio per recarsi al 'Baretto', abituale luogo di ritrovo. Rientrati allo stadio nel corso del secondo tempo, quando è stata confermata la morte del capo neroazzurro, altri tifosi hanno lasciato in massa il settore "2/o anello verde", che si è rapidamente svuotato. D'intesa con l'Inter, la Questura, impegnata con la Digos a monitorare le intenzioni dei vertici della curva, ha provveduto rapidamente a ricalibrare il servizio per gestire il deflusso di circa 7.500 persone, in modo da scongiurare che il non previsto e disordinato movimento potesse avere ricadute per l'incolumità di tutta quella gente ed evitando che la tifoseria potesse dare luogo ad azioni scomposte e pericolose. Poi le lamentele e denunce sui social e l'indagine su quanto accaduto, partendo dall'analisi dei video. Ma al momento nessuno si è fatto avanti con una denuncia formale.