Napoli, Garcia si presenta: "Qui per vincere ancora, non ho paura di nulla"
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A Napoli è il Garcia-day. Il nuovo allenatore del Napoli si presenta alla stampa in una location d'eccezione come il salone delle feste della reggia di Capodimonte. Presente anche il presidente Aurelio De Laurentiis che in queste ore sta mettendo a punto gli ultimi dettagli per la nuova stagione con il successore di Luciano Spalletti. Questa mattina colazione di lavoro per i due con vista sul golfo di Napoli
A Garcia: "Cosa non si deve toccare di questo Napoli?"
"Prima di tutto la voglia. Se i giocatori sono motivati come me, sarà una squadra tosta. Quando hai vinto, forse ti puoi addormentare un po'. Io sarò lì per mettere una sveglia e far crescere tutti. Penso che ci sono dei giovani che possono crescere molto. Io lo farò lavorando qua, in questa bella piazza. Io non so far altro che lavorare bene con il mio staff per far sì che la squadra sia competitiva"
A De Laurentiis: "Che Napoli sarà?"
"Con Rudi Garcia ho deciso in 11 giorni, serviti a scrivere i contratti, farglieli digerire e firmarli. Da parte mia c'è una fiducia immensa perché l'uomo ha già dato, non deve dimostrare a Napoli chi è. Secondo me dobbiamo restare tutti calmini, lasciarlo lavorare senza ansia e senza fretta, senza mettere dei limiti. Poi c'è una bellissima canzone che dice: 'Sarà quel che sarà'"
A Garcia: "Raccoglie l'eredità di Spalletti, è la sua sfida più importante?"
"Qualsiasi allenatore che si siede sulla panchina del Napoli sa che il compito è arduo, perché quando hai vinto lo scudetto per fare meglio devi ripeterti. Non sarà così semplice. Io arrivo qua e non andrò a rivoluzionare tutto. Vediamo se la squadra somiglia a quella dell'anno scorso, se è così non cambierò tante cose. Ma andrò anche a mettere il mio tocco. Con il 4-3-3 ho vinto a Lille e ho fatto due volte il secondo posto con la Roma, poi sono arrivato in altre squadre in cui ho usato anche altri moduli. Dico questo perché un allenatore si deve adattare alla rosa, sembra che il 4-3-3 vada come i guanti a questa squadra, ma oggi ci sono tanti aspetti che ti fanno pensare che la squadra deve anche sapere cambiare modulo. Io voglio che i miei giocatori abbiano una cultura tattica importante per sorprendere gli avversari. Voglio giocatori intelligenti che possano vincere senza avere solo un piano A"
A Garcia: "Che allenatore ritroviamo a Napoli?"
"Spero un Garcia con più esperienza. È un vero piacere tornare in Italia e arrivare al sud, non vedo l'ora di scoprire la città. Forse mi metterò un paio di baffi e un cappellino per andare in giro. Il bello della vita è che si possono sempre incontrare persone nuove. Voglio dare il meglio di me, lo so fare e voglio farlo qui"
A De Laurentiis: "Ha detto a Garcia che Osimhen rimane?"
"Non l'ho detto solo a Garcia, l'ho detto da tempo che Osimhen deve rimanere. Poi se arrivasse un'offerta importante per la salute del Napoli vedremo"
A Garcia: "Di cosa ha paura e cosa le è piaciuto del Napoli?"
"Io non ho paura di niente, a parte dei problemi di salute come ognuno di noi. Io ho già fatto i complimenti per la stagione scorsa. La cosa che mi interessa è la rosa dei giocatori: la vittoria del campionato deve dare tanta fiducia a loro, ma quando inizieremo la nuova stagione bisognerà ripartire da zero. È molto difficile dire che senza il collettivo si possa arrivare a grandi traguardi. Da un lato i giocatori devono anche dimenticare quello che hanno fatto. Ma la loro fiducia deve aiutarci a rimanere umili. Ci sarà tanto lavoro da fare, ma ho visto una squadra, non solo dei singoli, che giocava bene e che soprattutto difendeva bene. La rosa è ampia, c'è anche la panchina per risolvere le partite e questo è importante, ma la cosa che mi ha rassicurato è che il presidente è ambizioso e questo vuol dire che mi darà una squadra per competere. Così potremo continuare a far divertire i tifosi e giocare come piace a me, all'attacco: lasciatemi il tempo di lavorare e quando si partirà, si partirà a bomba. Però c'è da lavorare tanto"
A De Laurentis: "Perché Garcia dopo un casting così lungo?"
"Io non ho fatto un casting molto lungo, l'ho fatto credere a voi così vi sareste scervellati. Io mi sono impegnato per tre settimane sulla festa scudetto, è stato tutto un generoso dare alla città, che lo meritava, perché non ci sembrava che la festa iniziata con Napoli-Fiorentina fosse sufficiente. Abbiamo voluto organizzare qualcosa che sulla Rai ha raggiunto grandi risultati in termini di share. Questa cosa ci è piaciuta molto e vogliamo farla ancora meglio negli anni prossimi. Il 5 giugno ho iniziato a pensare al nuovo allenatore. Quindi ci ho messo 11 giorni. Ho cominciato a vedere la mappa che avevo dato in pasto a voi e ho iniziato a selezionare chi giocava con successo con il 4-3-3. Molti di quelli che vedevo avevano o un 4-2-3-1 o un 3-4-3, alcuni un 4-4-2. Per me era fondamentale lasciare l'assetto attuale. Volevo trovare un allenatore che con il 4-3-3 avesse già fatto strike: dopo aver visto che Rudi per due volte a Roma è arrivato secondo e che il primo anno aveva iniziato con 10 vittorie di fila, ho pensato che questo signore facesse al caso nostro. Poi ho visto anche che con il Lione aveva sfiorato qualcosa di importante in Champions, e sapete quanto tengo alla Champions, anche se è un torneo al quale sono contrario per come è organizzato. La Champions è un parterre che mi permette di aumentare la riconoscibilità e l'importanza del brand Napoli nel mondo. Poi abbiamo sempre giocato il ruolo dell'innovatore. Avete visto che l'ho fatto anche con lo sponsor tecnico. Cerchiamo di cambiare questo calcio, ma non è facile: bisognerebbe cambiare il cervello di troppe persone"
A Garcia: "Quale sarà la base di partenza'"
"Con il presidente ci siamo trovati sulle ambizioni. Quando inizio una competizione gioco per vincere. Il presidente ha messo una barra molto alta, ci sono club in Champions che hanno aspettato 15 anni per vincere anche con uno dei migliori allenatori da sette anni. IL sogno è vincere trofei, io sono qui per questo. Vincere dopo 33 anni è una bellissima cosa, ma io penso che il Napoli sia una squadra che ogni anno deve giocare per la Champions e per vincere in Italia come è accaduto l'anno scorso"
Domanda a De Laurentiis: "Quali sono ora gli obiettivi?"
"Lo scudetto è stato un fatto iniziatico mi auguro. Lo avevamo cercato prima, finalmente ce l'abbiamo fatta e mi auguro che sia l'inizio di un percorso che la città di Napoli merita. Ora l'obiettivo è di riuscire a ripeterci. Poi speriamo di arrivare in finale di Champions, poi uno se la gioca: io ci metterei la firma"
Domanda a Garcia: "Che effetto fa e cosa pensa di ottenere da De Laurentiis come primo regalo?"
"Il primo regalo è essere qui a Napoli. La cosa bella sono le ambizioni. Prima di tutto vorrei salutare i tifosi per la loro accoglienza e vorrei fare i complimenti al presidente, alla sua squadra che sarà la mia tra poco, per quello che hanno fatto l'anno scorso. Quando sono arrivato in città e ho visto tutte queste bandiere, mi sono reso conto che la città è molto fiera della sua squadra. Il mio obiettivo è che questo succeda ancora in futuro"
De Laurentiis: "Avanti sulla strada tracciata"
"Vogliamo che il Napoli, anche grazie al nuovo allenatore, possa procedere sulla strada tracciata nella passata stagione. Cosa dire, Rudi? Cominciamo le danze!"
Il direttore di Capodimonte: "Garcia è un artista"
Il direttore della reggia prosegue ringraziando Garcia e il Napoli: "Mi hanno chiesto quale sarebbe il quadro che può essere associato a Rudi Garcia, io ho chiesto che lui non è un'opera d'arte ma è un artista. C'è un legame tra Napoli e la Francia: da quindici giorni abbiamo piantato una magnolia per sottolineare la nostra amicizia e attualmente c'è una mostra al Louvre dedicata a Napoli e a Capodimonte. Questo è un anno fortunato per noi: lo scudetto del Napoli ha comunicato al mondo un messaggio di un Napoli vincente e di talento. Grazie al presidente per aver pensato a noi, è un onore e siamo molto felici"
Prende la parola il direttore della reggia di Capodimonte, francese come Rudi Garcia: "Benvenuto a Garcia e grazie alla società del Napoli. Mi chiedono tutti perché il presidente De Laurentiis ha scelto questa location. Abbiamo fatto dei campi di calcio per i ragazzi e sono molto frequentati. Ma un'altra ipotesi è che c'è un grande legame tra l'arte e il calcio"
L'allenatore entra insieme al presidente De Laurentiis e al direttore della reggia di Capodimonte
CI SIAMO, STA PER INIZIARE LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DI RUDI GARCIA COME NUOVO ALLENATORE DEL NAPOLI
Garcia, selfie e autografi con i tifosi: VIDEO
Rudi Garcia sta per presentarsi ufficialmente in conferenza stampa. Prima, l'allenatore si è fermato con alcuni tifosi che lo stavano attendendo fuori dall'hotel e si è concesso per qualche selfie. Garcia ha firmato anche diversi autografi: di fatto sono le prime immagini da allenatore del Napoli. IL VIDEO
L'annuncio di De Laurentiis
Ad ufficializzare l'arrivo del francese sulla panchina del Napoli era stato il presidente Aurelio De Laurentiis, con questo tweet dello scorso 15 giugno: "Ho il piacere di annunciare che, dopo averlo conosciuto e frequentato durante gli ultimi 10 giorni, il signor Rudi Garcia sarà il nuovo allenatore del Napoli. A lui il più sincero benvenuto e un grande in bocca al lupo!"
Il messaggio di Garcia sui social
Dopo essere stato annunciato come nuovo allenatore del Napoli, Rudi Garcia ha lasciato il suo primo messaggio sui social: "Che piacere sposare il progetto del Napoli. Che piacere tornare in Italia. Sono motivato e ambizioso ora come non mai per continuare a portare in alto i colori dei Campioni d’Italia", le parole del nuovo allenatore azzurro
Scudetto Napoli, il film dell'ultimo campionato
L'impatto dei nuovi acquisti e i tantissimi gol, i record e la forza di un gruppo dominante. Una cavalcata da rivivere insieme dall'inizio alla fine quella della prossima squadra di Rudi Garcia. Mettetevi comodi: ciak, si gira. ECCO IL FILM DELLO SCUDETTO DEL NAPOLI