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Lazio, Sarri e giocatori in silenzio dopo il ko col Bologna: gli episodi contestati

la decisione

La decisione del club biancoceleste dopo gli episodi contestati nel match perso contro il Bologna: Sarri e nessun tesserato hanno parlato con la stampa dopo la sconfitta. Un mancato rigore per fallo su Isaksen e il secondo giallo mancato a Fabbian all'origine dell'irritazione laziale

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Nessun tesserato della Lazio ha parlato dopo la sconfitta interna subita contro il Bologna. La direzione dell'arbitro Maresca non è stata gradita dal club biancoceleste, che in segno di protesta non ha permesso all'allenatore Maurizio Sarri né a giocatori o dirigenti di parlare ai giornalisti e alle tv. "Nessuna dichiarazione a commento della gara" è quanto è trapelato dal club. A quanto filtra dagli spogliatoi dopo il match, la Lazio non ha apprezzato la direzione arbitrale e non ha voluto che Sarri e i giocatori commentassero gli episodi. Come riferiscono gli inviati presenti a bordo campo, che alcuni episodi non fossero stati graditi dai biancocelesti lo si era già percepito nel primo tempo. All’ingresso del tunnel degli spogliatoi, a fine primo tempo, Sarri ha aspettato Maresca: c’è stato un faccia a faccia, poi anche tra il direttore sportivo laziale Fabiani e lo stesso arbitro.

Lazio, gli episodi contestati con il Bologna

Tra gli episodi contestati dal club biancoceleste, un rigore invocato e non concesso per fallo su Isaksen alla fine del primo tempo e poi il mancato secondo cartellino giallo a Fabbian, che avrebbe portato all'espulsione del centrocampista, già ammonito nel corso del primo tempo. Non è la prima volta che la Lazio sceglie il silenzio stampa in questa stagione: era successo anche a settembre dopo la contestata sconfitta contro la Juventus. Anche in quel caso, l'arbitro era Maresca.