Il dg dell'Udinese ha parlato a Sky Sport all'indomani della partita sospesa contro la Roma dopo un malore accusato da Ndicka: "Sono stati attimi di grande apprensione, la decisione di sospenderla è stata presa di comune accordo. Il pubblico di Udine? Ha dato ancora prova di cultura sportiva, civiltà e umanità". E sulla data di recupero ha spiegato: "Non ci sono ancora ipotesi"
Un sorriso dopo la grande paura. All'indomani della gara tra Udinese e Roma, sospesa dopo il malore accusato da Ndicka, è il dg dei friulani, Collavino, a raccontare le sensazioni vissute in quei momenti. "Direi innanzitutto che sono stati attimi di grande apprensione, non soltanto per me ma per tutti quanti, perché assistere dal vivo e da pochi passi a scene come quelle accadute ieri non è piacevole, ci lascia sgomenti - ha raccontato il dirigente ai microfoni di Sky Sport -. Inizialmente sembrava che il ragazzo accusasse qualche problema muscolare, poi quando il portiere della Roma ha fatto dei segnali e attirato l’attenzione delle due panchine si è capito che poteva essere qualcosa di più serio e subito si è messa in moto la macchina dei soccorsi che, devo dire, fortunatamente ha agito e ha funzionato tutto molto bene. Oggi possiamo fare un sorriso dopo la grande paura”.
"Sospensione di comune accordo"
“Eravamo tutti particolarmente scossi, in particolare de Rossi che ha chiesto di sospendere per qualche attimo la partita per andare a sincerarsi in infermeria di quelle che fossero le condizioni del ragazzo - ha aggiunto Collavino -. Una volta rassicurati che il ragazzo era cosciente rimanevano ancora delle incertezze su quelle che potevano essere le reali condizioni di giocatori (e non soltanto loro erano particolarmente scossi), quindi di comune accordo noi dirigenti dell'Udinese, della Roma e anche l’arbitro Pairetto, che ha affrontato la situazione con grande equilibrio e senso di responsabilità, abbiamo deciso di sospendere la partita e credo che questa sia stata la scelta giusta perché siamo uomini di vita prima che uomini di sport". E a proposito del comportamento del pubblico ha spiegato: "Credo che i tifosi dell’Udinese abbiano dato ancora una volta prova di grande cultura sportiva, civiltà e umanità. Nei mesi scorsi ci sono state forse anche delle speculazioni sul pubblico friulano che ieri, invece, ha dato ancora una volta prova del suo vero volto e siamo contenti che in tutta Italia e anche nel mondo questo sia stato apprezzato. La scena del silenzio chiesto dai sanitari e anche dai calciatori della Roma è stata molto toccante, il fatto che lo stadio si sia immediatamente ammutolito credo sia stato un grande segno di rispetto e civiltà”.
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"Non ci sono ancora delle ipotesi sul recupero"
Aspettando maggiori notizie su Ndicka, la domanda è ora quando recuperare la parte restante dell'incontro: “Non ci sono ancora delle ipotesi, credo che la Lega Calcio attenda un po’ di conoscere quello che sarà il percorso della Roma in Europa League - ha concluso -. Noi siamo a disposizione e attendiamo quelle che saranno le comunicazioni”.