Cantiere Fiorentina, per ora basta 'Biragiro'

La Fiorentina di Raffaele Palladino è ancora un cantiere aperto, in campo e sul mercato. E l'esordio in campionato lo ha dimostrato. La prima partita stagionale è servita per capire i limiti di questa squadra, che sta nascendo ma che - essendo ancora in piena fase di ‘fabbricazione’ - è ancora lontana dalla ‘costruzione finale’ che è nella testa di Palladino e che spera di avere a disposizione a inizio settembre. Con la squadra ancora da completare, era anche prevedibile che nella prima gara della stagione la nuova Fiorentina potesse incontrare tutte queste difficoltà. Nel corso di questa estate la squadra viola ha cambiato tanto, a cominciare dal nuovo allenatore, Raffaele Palladino. L’ex Monza ha portato nuove idee di gioco, che la squadra sta cercando di assimilare. Non è un caso che a soffrire di più sia stata la difesa, un reparto abituato a giocare a quattro e che adesso difende a tre. La difesa viola ha commesso tanti errori in fase di impostazione e di posizione, anche perché non è stata aiutata da un centrocampo che sembra avere il cartello ‘lavori in corso’, visto che il futuro di Amrabat è ancora incerto. "Spero di allenarlo per tutta la stagione" ha ribadito nel post-partita Palladino, ma la permanenza del marocchino è ancora un rebus. Anche l’attacco, infine, è in ‘fase di rodaggio’: in attesa di vedere in campo Gudmunsson, Kean e Colpani non hanno ancora trovato la giusta intesa. E proprio questo, forse, è un altro dei problemi accusato dalla Fiorentina, il poco feeling tra i giocatori. D'altronde, Palladino ha lavorato tutta l’estate con una squadra molto diversa rispetto a quella che avrà a fine a mercato e per questo la formazione andata in campo a Parma dava il senso di precarietà. La certezza l'ha data – come sempre – Cristiano Biraghi. Un giocatore che divide la piazza di Firenze tra chi lo apprezza per il suo portare con orgoglio quella fascia di capitano che fu del suo grande amico Davide Astori e chi, invece, lo vorrebbe sempre in panchina e sbuffa ogni volta che lo vede titolare. Ma perché allora Vincenzo Italiano ha sempre fatto giocare Biraghi e ora anche Palladino non vuole rinunciarci mai? Perché questo ragazzo, dal carattere all'apparenza un po' ruvido, è il capitano perfetto a cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà. Proprio come successo a Parma, dove ha sfoderato il suo ‘Biragiro’ per evitare una sconfitta e una brutta figura alla sua Fiorentina. “È importante far capire ai nuovi arrivati cosa significa giocare per questa maglia ed è così che si dimostra ai fiorentini il nostro affetto. È una città che richiede il massimo dell'impegno e quando vedono uno che dà l'anima per questa squadra ti apprezzano. Sono cambiate tante cose, dobbiamo stare tutti uniti e potremo portare a casa risultati importanti” ha dichiarato a fine gara. Parole da capitano, decisivo dentro e fuori dal campo.