Friuli-Venezia Giulia, terra di vini e di portieri

La vendemmia manuale è qualcosa di poetico. È il contatto delle mani dell’essere umano con il frutto che poi si trasformerà in vino. In Friuli-Venezia Giulia la vinificazione non è solo poetica, è sacra. La storia ci riporta all’introduzione della vite molti secoli prima di Cristo ad opera degli Eneti che la importarono dalla Grecia. E da allora coltivazione e produzione non si sono mai fermate. Il famoso territorio del Collio friulano produce vini bianchi e rossi apprezzati e premiati in tutto il mondo. Gli antenati furlans e, senza andare lontano nel tempo, i nostri nonni avevano le mani piene di calli per la coltivazioni. Mani grandi e forti da lavoratori e forse non è un caso che nel Collio Goriziano sia nato qualcuno che con le mani ha fatto delle meraviglie nel calcio, addirittura nel 1973 vicinissimo al Pallone d'Oro, arrivando secondo dietro a Johan Cruijff. Dino Zoff, da Mariano del Friuli, è l’esempio più famoso di come questa regione abbia dato i natali a tantissimi portieri che poi hanno avuto una grande carriera. Con la Nazionale il friulano è stato leggenda . Tra i primati che gli appartengono anche la striscia di imbattibilità più lunga di un portiere in nazionale a livello mondiale . Un monumento del calcio italiano . Paragonabile a uno dei grandi rossi friulani, il Refosco dal Peduncolo Rosso. La scuola italiana dei numeri uno è sempre stata famosa e il Friuli ha arricchito di portieri di grande livello quella scuola. Negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio boom. Alex Meret, nato a Udine nel 1997: ha iniziato a giocare nel Donatello per poi essere inserito nel settore giovanile dell'Udinese nel 2012. Quindi la crescita alla Spal e l’approdo al Napoli dove arriva a vincere lo scudetto, mentre con la Nazionale conquista l’Europeo nel 2021. Un Pinot nero, di categoria. Altro grande protagonista made in Friuli della Serie A e della Champions League è Ivan Provedel. Il portiere della Lazio è nato nel 1994 a Pordenone e già dalle giovanili ha girato parecchio, passando per i vivai di Treviso, Udinese e Chievo. Sei squadre in sei anni, poi lo Spezia gli dà fiducia e, dopo 2 stagioni da protagonista, arriva la chiamata della Lazio. La storia di Ivan è fatta di sliding doors. Avrebbe dovuto fare la riserva alla Lazio, ma alla prima giornata della Serie A 2022/23 prende il posto di Luis Maximiano, espulso dopo pochi minuti, e non lo lascia più, diventando titolare inamovibile in biancoceleste. Nel settembre 2023, nella partita contro l'Atletico Madrid di Champions League, segna allo scadere la rete del pareggio entrando nel ristretto club dei portieri goleador. Ivan è come la miglior Malvasia del Collio, che guarda alla Slovenia in un terreno aspro che con fatica e lavoro arriva ad un prodotto di grande qualità. C’è poi Guglielmo Vicario. Il portiere del Tottenham è nato a Udine nel 1996 ed è passato per le giovanili bianconere, senza mai esordire. Al Venezia dal 2015, protagonista della scalata dei lagunari dalla D alla B. Poi altri passaggi, fino a quello fondamentale con l’Empoli, che salva grazie a parate fenomenali. Due stagioni al top gli aprono le porte della Premier. A Londra è ancora decisivo e conquista i tifosi degli Spurs, deciso come il Pignolo, uva da gradazione altissima in bottiglia e abbastanza rara. Simone Scuffet è anche lui di Udine, classe 1996. L’esordio con l’Udinese nel 2017 e poi l'offerta dell'Atletico Madrid rifiutata per completare gli studi. Dopo diverse squadre ha trovato la sua dimensione a Cagliari. La dimensione di un buon Merlot al bicchiere. Ma non è finita la lista dei numeri uno friulani. Qualche anno in più per Andrea Seculin, classe 1990, nato nello stesso paese di Zoff: Mariano del Friuli. Tanta gavetta, nome legato all’Avellino e al Chievo e attualmente al Trapani. Non per età ovviamente, ma è come un buon Cabernet invecchiato. Tra gli altri friulani in rampa di lancio anche Samuele Perisan , 27 anni, di San Vito al Tagliamento, ennesimo prodotto della scuola portieri dell'Udinese. Dopo le ottime stagioni al Pordenone è attualmente all’Empoli e potrebbe maturare come un blend in botte. Leonardo Marson, ora all’Avellino, 26 anni da Udine con una carriera tra B e C. Manuel Gasparrini di San Daniele del Friuli, patria del prosciutto crudo tra i più buoni al mondo che si abbina alla perfezione ad una bollicina come la Ribolla Gialla spumantizzata. Si sta facendo le ossa al Chioggia. C’è un vino dolce, adatto ai dessert che si chiama Picolit, la dolcezza della gioventù dei 22 anni di Samuel Pizzignacco, di Monfalcone e adesso al Monza con un esordio top in Coppa Italia. E il futuro? Aspettando la vendemmia ci sono altri nomi: Denis Franchi da San Vito al Tagliamento, a 16 anni al Psg, ora alla Ternana. Francesco Zuccarello Di Bartolo, 19 anni di Udine, già convocato per gli stage della Nazionale Under di categoria a Coverciano, prova a giocarsela a Palermo in questa stagione. Chissà se la terra del Nord Est speciale per il vino, unito al clima perfetto per la vite, ha anche un Dna speciale per produrre portieri. Sembra di sì. Cin Cin o come si dice quelle parti… Salut!