Le nuove certezze della Lazio

Il punto conquistato contro il Milan lascia qualche rimpianto in casa Lazio ma a inizio stagione anche un altro risultato avrebbe spostato poco a livello di classifica. Per Marco Baroni il punto che conta è un altro e, questo sì, può spostare decisamente gli equilibri nella stagione della Lazio. Rispetto ai primi 180 minuti di campionato, contro i rossoneri l'allenatore ha cambiato mezza squadra soprattutto per mandare un messaggio chiaro, in primis ai suoi giocatori. Un'altra Lazio è possibile e soprattutto sostenibile. Questo è il vero punto chiave. Meno qualità nel palleggio e più corsa , meno bassa, più offensiva e propositiva con il doppio centravanti e tanti giocatori con caratteristiche offensive anche a costo di prendersi dei rischi dietro. Un atto di coraggio dell’allenatore biancoceleste che in parte ha premiato. In difesa la squadra mostra ancora evidenti difficoltà, ma prima di lavorare sugli equilibri Baroni ha puntato sulle emozioni, da intendere come consapevolezza e identità di gioco. Dal mercato estivo ha visto la luce una squadra quasi rivoluzionata, lasciando però qualche perplessità . Non tutto è andato come Baroni e la società avevano pianificato e non tutte le scelte sono state solo di carattere tecnico ma, piaccia o no, Baroni è stato preso soprattutto per la capacità di valorizzare i giocatori che ha in rosa. Questo però richiede tempo e i risultati non potranno essere immediati, ma l’inizio è già promettente. Perché i due gol segnati contro il Milan nascono proprio dal mercato. I due assist di Nuno Tavares e la prima firma di Boulaye Dia in maglia Lazio: subito decisivi, entrambi alla prima da titolare e con storie simili. Perché in comune hanno una gran voglia di riscatto dopo una stagione passata, per motivi diversi, più fuori che dentro al campo. Per il portoghese appena dodici presenze nell’annata passata in Premier League al Nottingham Forest e la sua ultima gara da titolare era datata addirittura 17 Febbraio. Tornato dal 1’ dopo oltre sei mesi, il terzino ha mostrato ottime qualità in fase di spinta, come raccontato dallo stesso Baroni nel post partita: "L’ho rischiato, ma ha grandi qualità. Noi lo dobbiamo sostenere, oggi ha fatto vedere qualcosa ma deve trovare ancora la condizione fisica migliore. Con lui e anche con Pellegrini possiamo avere la spinta che ci serve a sinistra". Anche Dia, tra infortuni e tensioni, arriva da un anno complicato in maglia Salernitana. Lui la Premier la sognava, per questo a giugno aveva messo in stand-by la proposta della Lazio. Poi però al dove ha preferito il quanto; a Salerno aveva giocato pochissimo, poco più di mille minuti. Aveva quindi bisogno di spazio, di continuità e di tornare ad avere quel ruolo da protagonista che la Lazio e Baroni potevano garantirgli. E la partenza è stata anche migliore del previsto. Non solo per il gol, ma perché la formula con il doppio centravanti da possibile opzione tattica sta diventando una probabile certezza.