Inter, la nuova centralità di Marcus Thuram

Thuram o non Thuram, questo è il dilemma. Ma non nel senso che Simone Inzaghi stia valutando di farne a meno, anzi. In questo momento il francese è il vero uomo chiave dei nerazzurri, potremmo dire ‘top player’ in questo pazzesco inizio di stagione. I dubbi ruotano pinfatti attorno a questo: un Thuram così può ancora essere definito solo ‘spalla’ di Lautaro? Proviamo a capirlo dai dati forniti da Soccerment... Prima di tutto il numero più evidente: 4-0. E non è il risultato di Inter-Atalanta ma il conteggio delle reti fino a questo momento in campionato per i due attaccanti dell’Inter. Marcus ha segnato due volte al Genoa alla prima giornata e due volte ai bergamaschi alla terza . Lautaro invece, un po’ a sorpresa è ancora fermo al palo, uno zero insolito per il capocannoniere dellos corso campionato, abituato in carriera a partenze sprint . A conferma di questa teoria basta tornare indietro di 12 mesi: alla prima pausa nazionali, infatti, Thuram aveva segnato solo 1 volta, mentre ‘El Toro’ era già a quota 5 grazie alla rete al Cagliari e alle doppiette contro Monza e Fiorentina. Nel computo di questa stagione pesa certamente il minutaggio dei due, e a volerla dire tutta anche la qualità del tempo che hanno passato in campo. Se Thuram ha giocato 245 minuti sui 270 complessivi , Lautaro si ferma a soli 169 minuti per colpa di un problemino muscolare che lo ha costretto a rimanere ai box alla seconda giornata contro il Lecce. Capitolo qualità: sia il francese che l'argentino hanno passato tutto il mese di giugno con le proprie nazionali, rinunciando a buona parte del riposo estivo. Se però il primo, agli Europei con la Francia, è stato eliminato in semifinale il 9 di luglio, il secondo ha giocato la Copa America fino al 15 dello stesso mese, avendo di fatto una settimana di vacanza in meno del compagno di reparto. E considerando che entrambi sono rientrati a Milano ai primi di agosto, non è difficile immaginare che il ‘Toro’ abbia ancora le fatiche della scorsa, lunghissima, stagione da smaltire. Scendendo ancora di più nel dettaglio, spicca ad esempio il dato relativo alle sponde: nel 2023 Lautaro ne faceva 1.45 a partita, mentre Thuram 2.16; in questo inizio di campionato Lautaro è salito a 2.66, mentre Thuram è sceso a 1.47. Come se i due avessero invertito compiti e status in campo. Altro dato che può far pensare a un Martinez ‘spalla’ è la percentuale di tocchi in area di rigore: l’argentino è precipitato da 0.91 a 0.32, mentre il francese è impennato da 0.91 a 1.62. Discorso simile per gli expected-assist a partita: se Lautaro era abituato a riceverne 0.42 a incontro, adesso si deve accontentare di un misero 0.08; di contro Thuram è stato molto più centrale in queste prime tre partite, passando in questo dato da 0.41 a 0.67. Ora, al di là della parte analitica, spesso troppo asettica per inquadrare al meglio una situazione di campo, è evidente che Thuram è in uno stato di forma eccellente, mentre Lautaro sta pagando dazio per una condizione atletica lontana da quella ottimale. Inzaghi, allenatore esperto e molto bravo tatticamente, ne è consapevole e sta sfruttando il momento del francese per metterlo più al centro del gioco. Appunto, il momento. Perché Lautaro Martinez è comunque il capocannoniere della Serie A e uno dei 30 candidati per il Pallone d’Oro. In queste prime giornate sembra sfruttare il suo status per attirare su di sé le attenzioni delle difese avversarie e facilitare il lavoro del compagno di reparto. La maturità di una grande squadra come l’Inter sta anche nel saper delegare le responsabilità, ma non ci sono dubbi che i nerazzurri torneranno ad affidarsi al ‘Toro’ quando ci sarà da prendere gli avversari per le corna.