Dia e Castellanos hanno superato la prova dei 9

Non chiamatela 'strana coppia'. Piuttosto una 'coppia nata a sorpresa'. Perché il campo ha detto chiaramente che Dia e Castellanos formano un tandem davvero ben assortito. Complementari, non alternativi. Due volte insieme nell'undici di partenza, due volte a segno entrambi. La firma sugli ultimi quattro gol dei biancocelesti l'hanno messa loro. In gol in tandem contro il Milan, hanno concesso il bis col Verona. ‘Prova dei 9’ superata a pieni voti. Baroni andrà avanti con la nuova formula del doppio centravanti, punto di forza di una squadra coraggiosa e offensiva. Il gol prima di tutto è il claim del nuovo allenatore, chiamato a migliorare i numeri di una stagione fa in cui la Lazio ha chiuso solo col decimo attacco della serie A - il peggior dato realizzativo degli ultimi 14 anni - e soprattutto tra le ultime nella classifica dei tiri in porta. Da qui è ripartito Marco Baroni per cambiare la Lazio. E in questa trasformazione le due punte stanno ricoprendo un ruolo decisivo. Curiosa però è la genesi della nuova coppia d'attacco biancoceleste, nata quasi per caso, al termine di un'estate in cui le strategie di mercato del club sono cambiate in corso d'opera. Una necessità che si sta trasformando in opportunità. Ancor prima dell'addio di Immobile la società aveva puntato su Noslin come vice Castellanos e avrebbe voluto rifare il look al reparto offensivo puntando forte su un esterno d'attacco titolare. All-in su Mason Greenwood la decisione finale, ma l'inglese è finito poi al Marsiglia. Il piano andava cambiato. E così è rispuntata la candidatura di Dia, ruolo diverso ma giocatore sempre piaciuto a Formello. Inserito già a fine maggio nella trattativa con la Salernitana che ha portato Tchaouna a Roma ma l'attaccante senegalese aveva preso tempo sognando una chiamata dalla Premier . E così col cambio di programma di metà luglio i biancocelesti hanno riprovato e poi chiuso qualche settimana dopo con il senegalese. Con due centravanti di ruolo a disposizione Baroni ha iniziato a fare qualche prova d'intesa in allenamento. Risposte talmente positive che dai test a Formello al collaudo in gare ufficiali il percorso è stato breve. Fattore determinante anche la voglia di riscatto dei due. Boulaye Dia è reduce da un'annata in cui ha giocato poco più di mille minuti tra qualche problema fisico e molte incomprensioni col suo ex club. Castellanos, invece, con la partenza di Immobile sembra quasi essersi tolto un peso. Gioca di più, è leggero di testa. I numeri lo certificano. Ha segnato tre gol. In quattro partite ha già realizzato la metà delle reti messe a segno in tutta la passata stagione . Premio e motivazione extra i primi minuti giocati con la nazionale argentina il 6 settembre scorso contro il Cile. Coronando un sogno.