Juventus, l'ambientamento troppo lento dei big toglie certezze ai bianconeri

Due punti buttati via. Questo in sintesi il pensiero di Thiago Motta, molto arrabbiato al termine di una partita che sembrava indirizzata dopo il primo gol della stagione all'Allianz Stadium di Dusan Vlahovic. La Juventus raccoglieva applausi per le giocate in velocità e le occasioni create con lo stesso Vlahovic e Koopmeiners, quest'ultimo ancora alla ricerca del suo primo gol in bianconero. L'olandese in questa prima fase della stagione sta giocando tanto e anche bene, ma gli sta mancando clamorosamente quella lucidità che aveva all'Atalanta in fase conclusiva. La squadra di Thiago Motta rispetto ad altre volte ha dato però segnali di poca attenzione in fase difensiva. Già nel primo tempo ha concesso diverse ripartenze al Cagliari che potevano rivelarsi decisive con un pizzico di precisione in più. Se questo calo di concentrazione sia dipeso dal grande dispendio di energie fisiche e mentali che la Juventus ha lasciato sul campo di Lipsia non è certo, ma visti anche i tanti cambi effettuati dal tecnico bianconero rispetto all'undici di Champions è un segnale piuttosto indicativo. Le esclusioni di Fagioli, McKennie e Yildiz oltre ai cambi obbligati per gli infortuni di Bremer e Nico Gonzalez hanno forse portato la squadra a perdere qualche certezza. Perché con un briciolo di cattiveria in più i tre punti la Juventus li avrebbe conquistati senza problemi. Due i momenti chiave della partita. Il clamoroso errore di Vlahovic che avrebbe chiuso la partita e il rigore procurato da Douglas Luiz che ha concesso il pari a Marin. E qui si apre un capitolo importante. Il centrocampista brasiliano è stato un gran colpo di mercato di Cristiano Giuntoli. Nessuno ha messo in dubbio che fosse un rinforzo importante. L'ultima stagione all'Aston Villa, dopo altre molto positive, era una certificazione della bontà dell'acquisto. Ma qualcosa non sta funzionando nel suo ambientamento. Su 9 partite ufficiali è partito titolare solo una volta a Empoli, giocando una partita insufficiente. Quando entra in campo appare spaesato e nervoso. Il rigore causato a Lipsia, poi ininfluente ai fini del risultato, e quello contro il Cagliari, decisivo quanto evitabile, oltre a diversi errori in fase di impostazione, fanno capire che il giocatore non entra in campo sereno. E ha ragione Thiago Motta che per il momento preferisce altre soluzioni. Nessun allarme per il momento. Tanti grandi calciatori nel passato hanno avuto difficoltà i primi mesi e poi sono esplosi. L'allenatore della Juventus sa che con il lavoro quotidiano Douglas Luiz potrà rivelarsi per quello che è. Anche la sosta gli potrà essere utile, così come potrà essere utile alla squadra. E sarà utile anche per Conceiçao espulso nel finale e particolarmente deluso dopo la splendida notte di Lipsia. In questi giorni servirà scrollarsi di dosso in fretta la rabbia per un pareggio imprevisto perché alla ripresa la Juventus è attesa da un tris di partite particolarmente complicate. Prima la Lazio allo Stadium, tre giorni dopo ancora in casa lo Stoccarda in Champions League e poi a San Siro contro l'Inter. Test complicati che daranno ulteriori risposte riguardo la nuova strada intrapresa dalla Juventus.