Le pagelle ragionate della decima giornata di A

Faranno testo gli scontri diretti, si era detto. E il Napoli capolista allora ha battuto pure il Milan. Nettamente, con tanti protagonisti E quindi chi mettere in evidenza? Certamente LUKAKU , per come fa rimbalzare Pavlovic, mettendo il fisico davanti al pallone poi infilato in rete. Ma anche KVARA , per come blinda la partita con l'azione che lo contraddistingue. E ancora di più ANGUISSA , tornato padrone del centrocampo e straordinario per il lavoro fatto in tutt'e due le fasi. Ma il migliore è un altro. Il professor CONTE, cattedra in 'partitologia', spiega a tutti come si prepara e poi si legge un confronto diretto contro una Big. Chiusura degli spazi agli avversari, capacità di verticalizzare velocemente, uomini offensivi ma disposti al sacrificio . E poi, una volta in vantaggio di due gol e con il pericolo Leao in campo, nessun imbarazzo a rendere stabile la difesa a 5, già accennata con Politano in copertura, e poi cementata con Mazzocchi a raddoppiare davanti a Di Lorenzo. Vittoria in cassaforte, tre punti in più e 'corretemi appresso'. CONTE voto 8, ci mancherebbe. Più facile trovare il protagonista del Bologna. Se gioca con continuità, ORSOLINI fa gol. Di solito accentrandosi da destra e concludendo col mancino. Se poi, come contro il Genoa, riesce pure a concludere fortissimo con l'altro piede, allora diventa una festa. Ma c'è tanto di più, nella sua partita. Quindi: voto 7,5. DORGU, altro mancino che parte da destra in Lecce-Verona, fa addirittura meglio, quindi prende 8, Prima di segnare il gol decisivo di testa, se ne vede annullare due. In più, fuggendo da solo verso la porta del Verona, provoca l'espulsione di Tchatchoua, sullo 0-0, orientando la sfida. Più uomo partita di così! Pure nell'inter si riconosce facilmente chi risolve i problemi. Il cannoniere alternativo, si sa, è sempre FRATTESI. Quando la squadra si imballa e le punte stentano, ecco il cecchino. Si piazza dietro la prima linea, cerca la posizione giusta, e poi prende la mira. Se inquadra l'obiettivo, difficile che sbagli, perché decide dove calciare ancora prima che gli consegnino il pallone. Due gol per guadagnarsi il 7,5 e indirizzare una partita complicata e senza troppe idee. L'inter l'ha giocata sempre in attacco, questo è vero, ma grazie a GOGLICHIDZE, che dopo mezz'ora sperona sguaiatamente Thuram. I suoi tacchetti sul polpaccio del francese gli garantiscono il rosso assieme al 3 in pagella. Non lo ha fatto apposta, ma l'imprudenza è una colpa. Che ricade sulla squadra, in dieci per oltre un'ora. RUNJAIC, allenatore Udinese, aveva avuto una bella intuizione. Senza Thauvin, né Brenner né Davis come partner di Lucca. Dentro un ragazzo spagnolo di 19 anni, BRAVO di nome e di fatto. Nel primo tempo da una sua iniziativa nasce il gol di Lovric, poi c'è la firma del 2-0, e anche il tentativo di chiudere con la doppietta personale. 7 meritatissimo. Non è colpa sua se i difensori dell'Udinese rovinino la festa, regalando al Venezia due rigori e la superiorità numerica per il gran ribaltone. Con POHJANPALO chirurgico dal dischetto. GASPERINI, 8 a prescindere, forgia i giocatori. Samardzic trova minuti e il secondo gol stagionale per buttare giù il muro del Monza. La palla, nascosta dalla mischia in area, passa da un piede all'altro, prima di diventare un oggetto non identificato per Turati. Il gioco di prestigio di LAZAR SAMARDZIC vale 7. Certo avrebbe contato meno senza la decisione dell'arbitro Piccinini, che in precedenza aveva annullato un gol del Monza per un fallo appena accennato e non collegato alla dinamica della segnatura. NESTA non l'ha presa bene, e sia per solidarietà con lui, sia per i danni che l'arbitro combina qua e là in tutta la partita , a PICCININI DIAMO UN BEL 4. La Juve va piano, e in casa ottiene il quarto pareggio nelle ultime cinque. I giocatori che scuotono la partita sono dalla parte del Parma. I laterali hanno forza e MAN ha sempre un bel piede; BERNABE' è un regista alla Pirlo, ex tre quarti che non butta un pollone manco a pregarlo . Ma la figura strepitosa la fa DEL PRATO, che segna un gran gol di testa e comanda la difesa dall'inizio fino al gran salvataggio finale. Dominante , a parte il fisico da poeta , nel calcio attuale dominato dai buttafuori... Nella Juve pochi squilli. MC KENNIE si propone sempre. Prima di segnare, sempre di testa provoca l'occasione sperperata da VLAHOVIC , ed è quello che si inserisce di più. Il migliore però è WEAH. Che entra in tutti e due i gol: suo il cross appunto per McKennie, e suo il 2-2 definitivo, infilando in porta quello di Conceicao. Per TIMOTHY FIGLIO DI GEORGE, IL VOTO E' 7. Ora davanti alla Juve ci sono anche Fiorentina e Lazio, che hanno vinto in maniera diversa nell'ultimo giorno della infrasettimanale. La Fiorentina senza Kean, capitalizzando al massimo GOSENS in versione ariete . Il tedesco prende a spallate il Genoa e lo abbatte di testa. Ma senza le parate di De Gea contro il cuore del Genoa e straordinario su PINAMONTI e su VAZQUEZ , la vittoria non sarebbe arrivata. Le manone di DE GEA portano 3 punti a Palladino e 8 a sé stesso. La Lazio al contrario straripa. Ne fa cinque, giocando un primo tempo sontuoso e poi sfruttando gli spazi in contropiede. Perché gioca bene e ha attaccanti che sanno toccare la palla. DIA parte dalla panca ma appena entra fa due assist. CASTELLANOS è caldo in mezzo al campo e freddo davanti alla porta . E poi c'è quel ragazzino, Pedrito, 5 gol nelle ultime sei partite. Si scriverà ancora di lui . PEDRO, PARTITA DA 7,5 CARRIERA DA 9. DYBALA merita il 7 per l'importanza del gol salva Juric. In cui è bravo a coordinarsi e a trovare la porta con poco spazio a disposizione. Ma l'invenzione e la concretizzazione del gol è tutta granata: LINETTY storpia un passaggio indietro senza senso e MASINA, da solo, invece che fermare nei pressi della linea di porta la palla col destro, si butta in scivolata con l'esterno sinistro franando sul pallone e scaricandolo in rete. VOTO 4 ai due torinisti e pure alla formazione di VANOLI . Senza ZAPATA , il TORINO non sembra più una squadra.

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