La Juventus "mette le ali": fasce decisive, Thiago Motta si coccola i suoi giovani

Non poteva non essere protagonista, con quella linguaccia dedicata ad Alex Del Piero nel giorno del suo cinquantesimo compleanno. Dal numero 10 più giovane al numero 10 più amato dagli juventini. Il gol che ha chiuso il derby porta la firma di Kenan Yildiz, classe 2005, al termine di una partita dominata dalla Juventus soprattutto nel primo tempo. La sua rete è arrivata nel momento in cui il Torino stava alzando la testa: la Juventus ha sfruttato al meglio gli spazi lasciati dalla squadra di Vanoli alla ricerca disperata del pareggio. Yildiz sta crescendo tantissimo, le due panchine contro Inter e Parma lo hanno motivato ed è tornato ancora più determinato e determinante. Sulle sue qualità offensive non c'erano dubbi, quello che sorprende è il grande lavoro che fa in fase di non possesso. L'intesa sul binario di sinistra con Cambiaso funziona perfettamente e può solo migliorare. Quel numero 10 sulle spalle non lo spaventa, anzi lo responsabilizza e lo motiva e i risultati si stanno vedendo partita dopo partita. E se la doppietta contro l'Inter lo ha sbloccato definitivamente, il gol nel derby lo ha consacrato. Un gol, quello che ha dato la mazzata definitiva al Torino, che è arrivato da un assist perfetto di Conceiçao, il quinto in stagione, il quarto nelle ultime 5 partite tra campionato e Champions. Un po' più anziano, si fa per dire, di Yildiz, Conceiçao, classe 2002, si sta rivelando il più decisivo dei nuovi arrivati. Che sia dall'inizio o a partita in corso incide sempre. Mancino, ma usa benissimo anche il destro, punta sempre l'avversario che non sa mai quale lato lasciargli libero. Sorprendente la velocità di inserimento in un campionato per lui nuovo come quello italiano. Per questo Giuntoli sta lavorando per completare le pratiche per l'acquisto definitivo dal Porto. E come non sottolineare il rendimento di un altro giovane bianconero. Timothy Weah, oggetto misterioso lo scorso anno, con Thiago Motta sta crescendo di partita in partita. Già 4 gol, 3 negli ultimi 4 match di campionato. Giusto per rendere l’idea, la scorsa stagione la chiuse con un solo gol in Coppa Italia contro la Salernitana. Nel dopo partita lo ha ammesso: "Quest'anno giochiamo di più all'attacco e mi trovo meglio". Motta lo ha utilizzato a destra a sinistra e, a partita in corso, da punta centrale. Ci può anche essere la concreta possibilità che abbia avuto un po' di difficoltà di inserimento nel nostro campionato, a differenza di Conceiçao, e che abbia avuto bisogno di un anno di apprendistato. In conclusione possiamo dire, citando una famosa pubblicità, che la Juventus di Thiago Motta mette le ali. La forza offensiva della squadra è soprattutto lì: nella qualità dei suoi esterni. Giovani e destinati a crescere. Duttilità e imprevedibilità, qualità che hanno tutti e tre i ragazzi della Juve. Caratteristiche fondamentali che stanno portando la Juventus ad avvicinarsi sempre di più a quella squadra che vuole l’allenatore. Adesso c'è la sosta. Poi altri crash test per verificare ulteriori miglioramenti. Le due trasferte prima contro il Milan e poi in Champions League contro l'Aston Villa sono impegni complicati, ma con delle ali così tutto può rivelarsi un po' più semplice.

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