Milan a due facce: quale contro la Juve?

L'ultima chiamata scudetto per il Milan coincide con la sfida alla Juventus, motivo per cui Fonseca dovrà prepararla come una partita da dentro o fuori. Non tanto per gli 8 punti dalla vetta, potenzialmente 5 se riuscisse a battere il Bologna nella partita da recuperare prossimamente, quanto per le tante squadre che precedono i Rossoneri, finora molto più continue per quanto riguarda prestazioni e rendimento. Non solo Napoli, Inter e la stessa Juventus, principali candidate scudetto, ma anche Atalanta, Lazio e Fiorentina, attualmente al secondo posto in classifica, hanno dimostrato di avere avuto qualcosa in più rispetto al Milan. La squadra di Fonseca però ha dimostrato di esaltarsi in questa stagione nelle situazioni di difficoltà e nelle partite di altissimo livello. L'ha fatto contro l'Inter nel derby di campionato, in una notte dove partiva fortemente sfavorito, e si è ripetuto al Bernabeu, contro i fenomeni del Real Madrid. Vinicius, Mbappe e Bellingham sono stati annichiliti da un Milan che è riuscito a fare una partita perfetta giocando di squadra. Negli incontri dal fascino speciale, Maignan e compagni hanno sempre risposto presente. Sabato sarà una sorta di prova del nove, ma intanto qualche segnale positivo è già arrivato. Morata, il grande ex con 185 presenze e 59 gol in Bianconero, ha recuperato dopo il colpo alla testa subìto da Pavlovic in allenamento, e dopo essere subentrato nella partita della sua Spagna contro la Danimarca tornerà titolare domani contro la Svizzera. Dallo spagnolo, grande colpo del mercato estivo, il Milan si aspetta qualcosa in più in fase realizzativa: Morata finora ha segnato 3 reti e servito 2 assist in 12 presenze in stagione, complice anche l'infortunio muscolare patito a fine agosto che l'ha tenuto fermo quasi un mese e ne ha rallentato preparazione fisica e conoscenza degli schemi. Anche Gabbia è guarito dal problema muscolare al polpaccio, e dopo aver rinunciato ai giorni di riposo concessi dall'allenatore per proseguire cure e terapie sarà di nuovo al centro della difesa, probabilmente con Tomori. Ormai è diventato un titolare quasi inamovibile ed è per questo che la dirigenza sta discutendo con i suoi agenti il rinnovo di contratto in scadenza a giugno 2026. Raddoppierà l’ingaggio e se tutto va bene firmerà il nuovo accordo prima di Natale. Leao anche in nazionale ha dimostrato di aver messo alle spalle il periodo negativo. I sorrisi sono tornati a illuminare il viso di Rafa dopo la doppietta al Cagliari e un altro gol alla Polonia con la maglia del Portogallo, a testimoniare l'ottimo momento di forma. Non ha segnato Reijnders ma ha giocato altri 90 minuti, sempre più centrale per l'Olanda di Koeman. Come continuano ad esserlo per gli Stati Uniti di Pochettino Pulisic e Musah, entrambi in campo per l’intera partita giocata contro la Giamaica e probabilmente nuovamente in campo da titolari martedì. Saranno gli ultimi a rientrare in Italia tra mercoledì e giovedì, in tempo per recuperare energie, fuso orario e aggregarsi al gruppo un paio di giorni prima la partita di campionato, nella quale il Milan spera di recuperare anche Theo Hernandez, che probabilmente salterà l’Italia stasera per una botta al ginocchio. Nulla di preoccupante come fatto capire da Deschamps, ma il laterale mancino dovrebbe partire dalla panchina per evitare ogni rischio. Anche perché c'è la Juve alle porte e in casa rossonera, tutti la vedono come l'ennesima, grande, opportunità di rilancio.