Le pagelle ragionate della tredicesima giornata di Serie A

Quando si dice l’intuito. Oppure semplicemente la capacità di osservazione. Lautaro sta giù e Inzaghi decide di metterlo a riposo ancor prima che inciampi nella febbre. Ma al suo posto non inserisce né Taremi, rinforzo dell’estate, né Arnautovic, che sarebbe il 9 di riserva: dentro IL TUCU , e quindi spazio al tandem CORREA/THURAM, col francese prima punta. Uno spettacolo messo in piedi da SIMONE INZAGHI , e diventerebbe obbligatorio l’8 per i due attaccanti che combinano di tutto. Ma invece di appiattire i voti, al TUCU diamo 9 perché riempie la partita di giocate: il velo magia che porta al suo gol; due assist, uno nel corridoio centrale e uno di tacco; due traverse, una di testa una di piatto all’incrocio. Un bottino che vale quasi quello complessivo del primo biennio in nerazzurro. Davanti a lui, MARCUS THURAM si trasforma in un treno ad alta velocità. Sfreccia sui binari lasciati incustoditi dal VERONA ; batte due volte Montipò, mettendolo a sedere prima di saltarlo; manda in gol Correa; partecipa a un altro gol . Un tornado da 8,5. In Milan-Juve, al contrario, manco anche un refolo di vento. La partita merita 2. Mentre 10 va a ha resistito nel vederla senza cambiare canale. Il Milan aveva bisogno solo di vincere: non è nemmeno riuscito a tirare in porta. Tanto che con un paio di accelerazioni, appena entrato nel finale, PULISIC è sembrato un giocatore di categoria superiore . FONSECA merita 4 per aver annacquato il talento di LEAO, spostandolo dalla fascia al centro del campo . La Juve senza centravanti non fa molto di più. Ma non rischia mai, grazie anche ai combattenti come KEPHREN THURAM . Latitano i costruttori di gioco: in bianconero non si è ancora visto KOOPMEINERS, VOTO 5. Non ha di questi problemi l’Atalanta, dove segnano tutti , e con un gioco che asfissia gli avversari. L’uomo ovunque si chiama EDERSON, che è il costruttore di gioco, un’eccezionale diga di centrocampo e nell’occasione anche goleador: 7,5 per la prestazione, anche 8 alla stagione. Stessa dose di applausi alla migliore coppia gol del campionato. RETEGUI è una sentenza: capocannoniere col dodicesimo gol, nel giardino di casa , stella polare dell’attacco. LOOKMAN fa il gol sicurezza dopo che gliene hanno annullati due. Ma con le sue accelerazioni è una continua produzione di pericoli. Un 7,5 a testa, per i 19 gol complessivi di un tandem inarrestabile. Il Parma perde giocando a testa alta. La consolazione è magra, il dato positivo è la crescita di CANCELLIERI: 7 per il bel gol e per la fuga che aveva messo BONNY davanti alla porta. Buona la prima da allenatore per PATRICK VIEIRA al Genoa, che gioca la migliore partita della stagione. Non vince solo a causa di due rigori alla moda , ma il Grifo è di nuovo vivo. FRENDRUP, stavolta, non solo corre ma fa gol , e a giustificare lo stesso voto basta la pennellata con cui BADELJ mette Miretti davanti alla porta… Anche il Monza di NESTA dà segnali di ripresa. Gioca meglio del Toro, eppure va sotto per il solito gol di testa subito su angolo. Per fortuna DJURIC, che è uno specialista, ripaga con la stessa moneta . Un solo punto per il Monza, ma un po’ di morale in più. In alto, continuano a vincere tutti. La Fiorentina trova il settimo successo consecutivo in campionato, grazie alla concretezza del suo allenatore , che rilucida i pezzi trovati nel baule degli scarti. ADLI funziona in regia e segna il gol del vantaggio; BOVE corre per due; KEAN arriva a quota 9 reti in 12 partite. Tutti meritano non meno di 7, ognuno metta il + o il -. Poi c’è DE GEA fermo da un anno, ma ancora fuoriclasse. Assieme a Palladino, è la chiave della solidità della Fiorentina, da banda del buco a terza difesa della serie A. Italiano adesso allena il Bologna, e ne prende tre all’Olimpico. Ma più per colpa di POBEGA , che si fa espellere quando la partita è ancora in controllo, che di spericolatezze difensive. Con la superiorità numerica, una squadra concreta come la lazio di BARONI , può risolvere ogni problema. ZACCAGNI , dimostra di poter essere un chiavistello utilissimo anche in Nazionale, da trequartista o largo in caso di cambio di modulo in corsa. Ma attualmente SPALLETTI preferisce dare spazio, come alternative, a giocatori che lottano per la salvezza. Visto che tutte le inseguitrici vincono , il Napoli non può staccare il piede dall’acceleratore. Anche se contro la Roma che ha innestato la retromarcia, basterebbe in questo momento anche una velocità da crociera. Il merito di CONTE è però quello di aver reso solida la squadra e di aver recuperato giocatori che sembravano persi. DI LORENZO sembra lo stesso tuttofare dello scudetto Spallettiano. Laterale, interno, incursore. La sua penetrazione buca la difesa della Roma e consegna a LUKAKU il prezioso gol dell’ex. Dall’altra parte l’ex pichichi DOVBYK probabilmente si sta ancor chiedendo dove sia capitato. RANIERI il pragmatico , lo ha lasciato ancora più solo del solito: unico attaccante in una squadra votata all’arrocco. Non vede una palla, tanto che si butta sull’unica, come un cane abbandonato su una salsiccia. Gran testata e traversa. Come si fa a non assolvere uno così?! DOVBYK 6,5. A prescindere.

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Stefano De Grandis