Inchiesta ultras Milan e Inter, atti in procura Figc: aperta indagine sportiva
il casoContestualmente all'arrivo degli atti è stata aperta un'indagine della giustizia sportiva. Il ministro dello sport Abodi: "Mi aspetto che la federcalcio prenda una posizione, è un tema che non va sottovalutato. Si tratta di un fenomeno drammatico che non riguarda solo Milano"
Anche la Procura Federale ha ufficialmente aperto un’indagine per far luce sui rapporti di Inter e Milan con gli ultras, dopo aver ricevuto nelle ultime ore gli atti, richiesti alla Procura di Milano già il primo ottobre, lo stesso giorno dei 19 arresti, che hanno decapitato le curve delle due società. Le migliaia di pagine sono state consegnate solo ora al Procuratore Chiné, vista la delicatezza di un’inchiesta immensa, che coinvolge la criminalità organizzata e va ben oltre il fatto sportivo. Sulla base di tutto il materiale pervenuto, comprese le intercettazioni e le testimonianze di dirigenti quali Marotta, Zanetti, ma anche di Inzaghi, Calhanoglu, Calabria, raccolte nell’ambito dell’inchiesta “Doppia Curva”, ora verranno vagliati attentamente tutti i comportamenti messi in atto, per accertarsi che non vi siano state violazioni al codice di giustizia sportiva, relativamente a ogni aspetto emerso: dai biglietti per la finale di Istanbul alla gestione dei cancelli di San Siro. Determinante capire se i club abbiano attuato le misure previste, informato le autorità preposte e anche se fossero al corrente dei traffici portati a termine all’interno dello stadio. In particolare, andrà chiarito se e in quale misura sia stato violato l’articolo 25, che fa riferimento alla prevenzione di fatti violenti. Ricevere telefonate o anche incontrare esponenti della curva di per sé non costituisce illecito, dipende se i rapporti concorrono a un progetto comune, se c’è connivenza. In caso di colpevolezza, a parte ammende, sono previste inibizioni per i dirigenti e squalifiche di una o più giornate per i giocatori. In ogni caso, non è prevista penalizzazione in punti. Massimo 120 giorni, proroghe incluse, e si chiuderà l’indagine appena aperta.
Abodi: "Mi aspetto che la federcalcio prenda una posizione"
Proprio in queste ore il ministro dello sport Andrea Abodi si era espresso auspicando "un segnale dalle istituzioni del mondo del calcio perché non venga sottovalutato il tema e che la federazione prenda una posizione perché la giustizia sportiva non è un doppione di quella ordinaria. Ne ho parlato anche con i vertici federali". "Non mi aspetto sanzioni – ha proseguito il ministro -, ma le norme federali e sportive prevedono che non ci siano rapporti, soprattutto di questo tipo, tra tesserati e delinquenti sotto forma di tifosi. Questo non è fenomeno passeggero e non riguarda solo Milano. E' un fenomeno drammatico, non è l’esuberanza di una curva. Non parliamo solo di razzismo. Parliamo di criminalità organizzata che si inserisce nelle maglie del tifo, che ha generato morti e accumulato risorse finanziarie".