Roma-Atalanta: Ranieri-Gasperini, da 42 anni 'insieme'

Quarantadue anni, e poco più di un mese. Tanto è passato dal primo incontro su un campo di calcio tra Claudio Ranieri e Gian Piero Gasperini. Pensavano fosse l’ultimo, quello del 7 aprile scorso in Sardegna, e invece rieccoli di fronte. I decani della nostra serie A, 73 anni per Ranieri, 66 per Gasp. Tutto ebbe inizio il 24 ottobre del 1982 allo Stadio “La Favorita”, dove in programma per la settima giornata di Serie B c’era il derby tra Palermo e Catania. Claudio Ranieri, difensore rossoazzurro allenato da Gianni Di Marzio, aveva compiuto 31 anni da appena quattro giorni e di fronte per la prima volta si trovò il centrocampista 24enne cresciuto nella Juventus, Gian Piero Gasperini. Da calciatori capitò altre due volte, nella stagione 85-86, con Ranieri che nel frattempo era passato al Palermo e Gasperini al Pescara. Poi, una pausa lunghissima, durata addirittura 21 anni, prima di vederli avversari in panchina. La prima volta, nel 2007, fu un Juventus-Genoa a Torino. L’ultima, il 7 aprile di quest’anno, un Cagliari-Atalanta. Entrambe vinte da Claudio Ranieri che, anche stavolta, farà gli onori di casa. Il Monday Night dell’Olimpico sarà il terzo esordio casalingo da allenatore della Roma in carriera. I primi due, a dieci anni di distanza l’uno dall’altro, furono due vittorie: nel 2009 contro la Fiorentina, quando prese il posto di Spalletti; nel 2019 il 2-1 all’Empoli in sostituzione di Eusebio Di Francesco. L’Atto terzo di Claudio Ranieri in giallorosso è già iniziato: la sconfitta a Napoli e il pareggio che fa ben sperare a Londra, per una squadra alla ricerca delle certezze perdute. Tutt’altro umore in casa Atalanta, a oggi uno dei migliori club europei, reduce da 7 vittorie di fila in tutte le competizioni e 12 partite senza sconfitta. In trasferta, poi, ne ha vinte 6 consecutive e l’ultimo stop risale al 28 settembre nell’1-1 al “Dall’Ara”. Una macchina perfetta, ma guai a dirlo a Gian Piero Gasperini che avrebbe fatto volentieri a meno di ritrovarsi contro Claudio Ranieri. Stima totale Non è in discussione la stima reciproca tra i due, anzi. Le parole più recenti sono proprio quelle di fine maggio, quando sir Claudio esaltò la vittoria nella finale di Dublino contro il Bayer Leverkusen del suo collega. Una versione europea del suo Leicester, che nel 2016 contro ogni pronostico scrisse la storia del calcio mondiale, vincendo una Premier che sarà per sempre considerata come la più incredibile di tutta la storia inglese. Non a caso il Gasp, lo scorso anno, aveva parlato di Claudio Ranieri definendolo ‘Leggenda’. Oggi la sua Atalanta in Serie A ha tutte le carte in regola per poter entrare nella storia e lottare per la prima volta e fino alla fine per vincere lo Scudetto. Dovesse riuscirci, l’impresa sarebbe sensazionale d’accordo ma non ce ne voglia l’allenatore, sarebbe impossibile paragonarla a quella del Leicester che, in avvio di stagione nel 2015, era considerato da molti come uno dei maggiori candidati alla retrocessione. All’Olimpico andrà in scena il tredicesimo confronto in 17 anni tra i due in panchina . Ranieri è avanti con 7 vittorie contro le 4 di Gasperini. Successi maturati non solo quando l’allenatore romano aveva in mano la squadra più forte, ai tempi di Juve e Roma, ma anche più recentemente con Sampdoria e Cagliari. La storia continua, 42 anni dopo.