Il Milan senza palla sta migliorando

Il Milan senza palla sta migliorando. Non è bastata solo la buona prova contro l’Empoli per arrivare a questa affermazione. Infatti, come ricorda spesso Ranieri, una rondine non fa primavera. Per fortuna di Fonseca però nel cielo rossonero non vola solo una rondine. Il percorso è stato lento ma alla fine ha portato il Milan a raggiungere un equilibrio. Analizziamo tutti i passaggi e le strutture utilizzate prima di trovare la strada giusta. Lo stesso Fonseca ha sottolineato nel post-gara di sabato: “Mi sta piacendo Musah in questa posizione, questo modulo ci dà equilibrio”. Un equilibrio non presente nelle prime tre giornate. Contro Torino, Parma e Lazio la scelta tattica prevedeva una struttura iniziale a zona, pronta a rompersi per iniziare una pressione aggressiva orientata sull’uomo. Nel primo gol subito contro la Lazio si vedono tutti i limiti. Non tanto dell’idea in sé ma principalmente per le caratteristiche dei calciatori rossoneri. Manca la giusta connessione tra la squadra per iniziare la pressione: Chukwueze pressa Guendouzi, come da indicazioni, Emerson però rimane troppo distante da Zaccagni, il quale con un controllo orientato gli prende il tempo. Fofana a questo punto si addormenta: non segue Dia, non chiude la linea di passaggio. Le distanze tra i difensori sono troppo ampie, gol. Con questa struttura il Milan ha accumulato numeri preoccupanti: XG su azione 1.38 XG/tiro 0.19 Distanza media tiri subiti 13.48 Tiri da contropiede 1 Sono valori medi nei 90 minuti, numeri pessimi. Non solo la qualità dei tiri subiti è la più alta del campionato, ma anche la più alta nei top 5 campionati. L'intuizione di Fonseca Questi dati, uniti alle prestazioni, hanno spinto Fonseca e il suo staff a cambiare. Contro il Venezia il cambio di filosofia: il pallone diventa il riferimento, la struttura non si rompe e il principale obiettivo diventa quello di chiudere le linee di passaggio e rimanere compatti. Il 4-2-4 diventa la formula del cambiamento. Struttura e nuovo principio che permette al Milan di trovare maggiore equilibrio, anche perché fare peggio rispetto alle prime tre uscite era difficile. I risultati arrivano: Vittoria facile contro il Venezia, 0.3 XG concessi Vittoria nel derby, 0.7 XG Per la prima volta il Milan concede meno di 1 XG a partita. Ma attenzione: i più attenti avranno notato che manca una partita. Contro il Liverpool emergono i primi limiti della struttura: i due mediani dietro la linea dei quattro offensivi faticano a coprire il campo in ampiezza, un problema che Slot sfrutta portando i suoi centrocampisti larghi. Guardate Szoboszlai, maglia numero 8, costantemente aperto a destra. Dall’altra parte non solo Mac Allister ma anche Jota. Superata la prima linea, per Fofana e Loftus Cheek diventa impossibile difendere. Il Liverpool chiude con 2.24 XG creati su azione. Fonseca utilizza questa forma fino al primo tempo con il Monza, con due eccezioni: in parità numerica contro l’Udinese e in Champions contro il Brugges opta per il 433 più utile nel coprire gli esterni. Sistema utilizzato anche nel secondo tempo di Monza. I primi 45 minuti contro la squadra di Nesta sanciscono la fine del 4-2-4. Troppo facile giocarci contro, ormai la strategia per disinnescarlo era diventata troppo evidente: sviluppo in ampiezza e campo guadagnato senza sudare. Per Il Monza 0.80 XG creati nel primo tempo, un dato alto per una squadra solita produrre 0.70 xg di media a partita, non in un tempo. Con il Real Madrid il nuovo cambio. Per limitare la fascia sinistra di Ancelotti, Fonseca inserisce Musah e con lui si passa facilmente durante la partita al 5-3-2. A destra torna un equilibratore come ai tempi di Messias e Saelemaekers. La mossa è vincente. Soluzione che permette ad un altro calciatore di modificare le proprie funzioni: Leao. Il portoghese così si affianca a Morata e non deve fare corse all’indietro senza palla, il suo unico compito difensivo è quello di iniziare e indirizzare la pressione. Con la Juventus e l'Empoli, Musah viene confermato, trasformando il 4-4-2 di base in un 5-3-2 a seconda delle situazioni. L'americano garantisce stabilità e la sua assenza contro Cagliari e Slovan Bratislava si fa sentire. Le sue funzioni sono ricoperte da Chukwueze. Il quale non ha la stessa attitudine difensiva dell’ex Valencia e si vede. Come si percepisce anche l’assenza di Gabbia. Tra i 4 centrali difensivi, l’italiano è sicuramente il più bravo tatticamente, nel giocare di reparto, nel guidare la difesa, nel difendere l’area di rigore. Questo sistema penalizza difensori più istintivi come Tomori e Pavlovic. A Bratislava, Fonseca è tornato a parlare dei limiti difensivi della sua squadra: “Non è stato un problema tattico ma individuale, di scelte, di letture”. Dichiarazione condivisibile. L’errore in occasione del primo gol non è tattico ma individuale. Un gol in contropiede non da ‘nuovo’ Milan. Infatti, la squadra di Fonseca è la migliore nei top 5 campionati per tiri concessi da contropiede nei 90 minuti. Milan 0.31 tiri Arsenal 0.46 Brentford 0.46 Nantes 0.46 Eintracht Francoforte 0.50 Friburgo 0.50 Lo avreste mai detto? Dopo questo lungo percorso il Milan, al netto delle non buone scelte individuali, ha trovato un equilibrio. Se togliamo le prime disastrose tre giornate, la squadra di Fonseca in campionato ha eccellenti numeri difensivi. Fa ancora più effetto confrontarli con i dati mostrati in precedenza dopo le gare contro Torino, Parma e Lazio. MESE DI AGOSTO XG su azione 1.38 XG/tiro 0.19 Distanza media tiri subiti 13.48 Tiri da contropiede 1 DA SETTEMBRE A DICEMBRE XG su azione 0.58 XG/tiro 0.06 Distanza media dei tiri subiti 17.75 Tiri da contropiede 0.10 Il passaggio da una difesa orientata sull'uomo a una basata sulla zona e sul controllo delle linee di passaggio ha portato enormi benefici. Fonseca ha rinunciato a una pressione aggressiva per privilegiare l'equilibrio, risultando la squadra con il peggior Buildup Disruption Percentage. Si tratta di una metrica di Soccerment che misura quanto una squadra riesce a ridurre la precisione nei passaggi degli avversari rispetto alla loro media. Inoltre, il Milan è ultimo nel nostro campionato per percentuale di tocchi concessi in area di rigore derivanti da una prima costruzione avversaria. Il 19% delle prime costruzioni contro il Milan finisce con un tocco nell’area di rigore di Maignan. Per intenderci, la squadra migliore è l’Atalanta con un valore del 6%. Atalanta che sarà prossimo avversario del Milan. Il miglior attacco della serie A per misurare il valore di equilibrio raggiunto dal diavolo. Probabilmente contro la squadra di Gasperini servirà ancora qualcosa di diverso per non andare in sofferenza sugli esterni, magari più un 5-4-1 senza palla, rispetto al 5-3-2/4-4-2 visto in queste ultime uscite. Venerdì sera vedremo se il cielo rossonero sarà ancora pieno di rondini.

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Andrea Marinozzi