La missione del nuovo presidente Aia Antonio Zappi

Non è conosciuto al grande pubblico ma non è detto che sia un difetto. Anche perché al pubblico alla fine interessa solo che in campo vadano arbitri preparati, capaci di prendere decisioni comprensibili e uniformi . Antonio Zappi ha 59 anni, è nato a Viterbo ma risiede in Veneto, a San Donà di Piave. Di professione tributarista, ha arbitrato fino alla serie D, dopo un infortunio subìto nel 1988 si è ritirato e ha iniziato la carriera dirigenziale nell’Aia. E’ stato responsabile del Servizio ispettivo nazionale dell’Aia dal 2009 al 2016 e successivamente membro del Comitato nazionale dell’Aia dal 2021, prima sotto la presidenza di Alfredo Trentalange e poi con quella dell’uscente Carlo Pacifici. Proprio Trentalange è stato battuto nelle elezioni stravinte da Zappi il 14 dicembre scorso con oltre il 72% dei voti. Nei discorsi che hanno preceduto il voto telematico non sono mancate frecciate tra i due, dopo mesi in cui si era cercato di trovare la quadra per un candidato unico. L’ex presidente, dimessosi dopo la bufera D’Onofrio e poi assolto in sede di giustizia sportiva, ha criticato Zappi per aver messo l’ambizione personale davanti all’idea di una candidatura unitaria. Zappi ha risposto sottolineando la differenza tra candidatura unitaria e Aia unita, e sottolineando l’inevitabilità, di fronte alla non convergenza di idee e nomi, di una sfida elettorale. Tant’è, ora per Zappi come per tutti i neo-eletti, inizia la prova del campo, e della capacità di mettere in pratica il programma che lo ha portato a vincere e convincere la stragrande maggioranza degli elettori . Gli obiettivi del nuovo presidente Nell’intervista rilasciata a Sky pochi minuti dopo la proclamazione, Zappi ha elencato le priorità: Autonomia. Con la riforma dello Statuto della Figc approvata il 4 novembre scorso l’Aia non avrà più il voto nelle assemblee federali né la rappresentanza nel Consiglio Federale, ma in compenso avrà la possibilità di gestire autonomamente il proprio budget, finora sottoposto a controllo e approvazione per ogni singola spesa. “Fino ad oggi la Figc ha avuto un controllo totale – spiega Zappi – d’ora in poi possiamo immaginare un futuro diverso". Distinzione tra parte tecnica e politica. E’ presto per fare nomi ma verrà istituita la figura del Direttore Tecnico, sulla falsariga delle squadre di calcio. Sarà il D.T a indicare al presidente gli allenatori migliori a cui far gestire le squadre arbitrali . Quanto nello specifico a Orsato, la risposta di Zappi sembra precludere un futuro immediato da D.T : “Orsato Direttore Tecnico? Sinceramente devo dire che non sono favorevole ai calciatori che uscendo dal terreno di gioco diventano subito allenatori…” Var a chiamata e audio in diretta. Sul tema l’entusiasmo di Zappi ha fatto titolare siti e giornali, ma c’è sempre il… ma dell’Ifab: al momento l’unico Var a chiamata autorizzato dall’International Board è il cosiddetto 'Video Supporto', e cioè la possibilità in campionati minori, con poco budget e poche telecamere, di non avere la sala Var vera e propria ma solo un monitor a bordo campo presidiato da un tecnico pronto a far rivedere all’arbitro l’azione in caso di chiamata dalla panchina. La Figc vorrebbe sperimentarlo e ha avuto un ok di massima dall’Ifab, ma il Var a chiamata con i Var 'veri' come li conosciamo oggi al momento è solo un’ipotesi futuribile. Nel frattempo comunque l’opinione del neo presidente è chiara, così come quella sulla possibilità di far ascoltare in diretta i dialoghi tra arbitri e Var : “Sono particolarmente favorevole al VAR a chiamata – ha detto Zappi ai nostri microfoni – credo che una giustizia sostanziale debba prevalere. Mi piacerebbe che un capitano o un allenatore potesse alzare il braccio per chiedere una on field review, vorrei che il rugby insegnasse al calcio questa capacità di aprirsi alla trasparenza totale". E sugli audio: "Mi piacerebbe, come succede con i Gran Premi di Formula 1, poter avere un tasto rosso e uno verde che consentano di comprendere la comunicazione tra terreno di gioco e sala VAR per sapere il percorso che ha portato a una decisione". Violenza. Il vice presidente vicario di Zappi sarà il presidente del Comitato Regionale Lazio Francesco Massini : Massini è stato il capofila della protesta che qualche settimana fa, dopo l’ennesimo episodio di aggressione a un arbitro, ha portato tutti gli arbitri del Lazio a bloccare i campionati dilettantistici, e tutti gli arbitri d’Italia a scendere in campo con un segno nero sul volto in segno di protesta contro la violenza, fisica e verbale, nei confronti dei direttori di gara. “E’ arrivato il momento di una risposta dura e fortemente repressiva, il ministro Abodi ha assicurato impegno e sarà una delle prime interlocuzioni che avrò", ha promesso Zappi.

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Lorenzo Fontani