Le pagelle ragionate della diciassettesima giornata di Serie A

Il controsorpasso lo firma DE KETELAERE. Doppietta come sigillo a una partita da urlo giocata soprattutto da centravanti, dopo la resa per infortunio di Retegui. Come sempre GASPERINI non sbaglia il cambio. E alla ricerca del 3-2 fa uscire LOOKMAN e non CDK, per fare spazio a Samardzic. Charles segna e Gasp aggiunge l'undicesima vittoria consecutiva. Senza di quella, sarebbe avanti il Napoli. Che sogna di riprendersi lo scudetto vinto con la stessa ossatura di squadra. ANGUISSA c'era e sembra tornato lo stesso. E ora ha preso pure a segnare. Secondo gol consecutivo nelle ultime due, che si aggiunge alla corsa e alle incursioni. VOTO 7.5, anche per non essere andato in vacanza sul 2-0 alla fine del primo tempo. NERES ad esempio, ha iniziato alla grande e ispirato il vantaggio. Ma dopo l’intervallo non si è riproposto. È rientrato in campo Meret, per fortuna di Conte. Le sue parate hanno stoppato soprattutto BALOTELLI e la possibile rimonta del Genoa. Che ha reagito con PINAMONTI, voto 7 per le sponde, il gol e molto altro: meriterebbe una chance in una squadra con più ambizioni. Nel gruppo di testa, torna a vincere la Lazio dopo il crollo contro l'Inter. La stangata pesava, e a Lecce, in vantaggio e con un uomo in piu, ha sofferto fino all’ultimo. Protagonista CASTELLANOS, che allo 0-6 non aveva partecipato, e ha potuto guidare gli compagni altri verso il riscatto. Combattendo, fornendo assist, conquistando e trasformando un rigore: voto 7.5. Nel Lecce, gran momento di TETE MORENTE , pericoloso in avvio e poi capace con la squadra in 10 di trovare il pari una prima volta, prima di sfiorarlo una seconda. Per ITALIANO , è il miglior momento. Il suo Bologna, a parità di partite, ha più punti del Bologna e gli stessi della Juve di Thiago Motta. Una bella soddisfazione nonché una replica ai detrattori. Resta nel limbo Fonseca, che vince a Verona ma senza regalare spettacolo. Il migliore del Milan resta REIJNDEERS, 7.5, protagonista ovunque venga schierato. Stavolta più avanti: allora detta il passaggio a FOFANA , trovando, di prima intenzione, il quarto gol in campionato. RANIERI sta dando un senso alla Roma, al di là dei risultati altalenanti. In mezzo ha scelto Paredes e Koné, che funzionano bene. La forza fisica di KONE' , permette di completare la qualità di PAREDES , che non ha cambio di passo come il collega, ma fosforo sì. Obbligatorio sottolineare la prestazione di DYBALA e soprattutto quella di SAELEMAEKERS che aggiunge alla Roma una freccia sulla fascia destra. Tanto aiuto, un gol e mille spunti. ORISTANIO è bravo e lo dimostra ogni settimana. Tecnica e velocità, con cui consegna l'assist a ZAMPANO e poi segna direttamente. Un gol bello, annullato per un tacchetto in fuorigioco, che a Oristanio non ha regalato alcun vantaggio. E così alla fine DI FRANCESCO ha dovuto ringraziare STANKOVIC per essersi opposto a 4 conclusioni del Cagliari. Il Venezia vince e ora tallona i sardi, in piena zona retrocessione. La Juve pareggista torna a vincere a Monza. Decisivo 'prezzemolo' MCKENNIE, che dove lo metti sta. E ci sta pure bene . Segna su angolo ed entra pure nell'azione del gol decisivo, quello di NICO GONZALEZ , un altro jolly che può risolvere combinazioni bianconere. Coi tre punti la Juve aggancia la Fiorentina, che va subito sopra ma poi regala e subisce il ritorno dell'Udinese. KEAN, bravo a segnare su rigore poi si divora l'occasione del raddoppio , mentre Ranieri rimette in piedi l'Udinese perdendo una palla sanguinosa nella sua area. LUCCA ringrazia e poi sfiora la doppietta con una sforbiciata in area . Ma il gol del sorpasso lo firma THAUVIN, che di tanto in tanto si ricorda di avere un pennello al posto del piede sinistro. Chiude la giornata l'Inter, che ha 3 punti in meno della capolista ma con una partuta da recuperare. E vince anche quando gioca maluccio, come contro il Como. Perché ai nerazzurri, fisicamente forti, basta un angolo battuto bene da CALHANOGLU e corretto di testa da CARLOS AUGUSTO . L'assente ingiustificato è ancora LAUTARO, 5, fuori forma e fastidiosamente egoista. Ma la storia dice che il gol non può diventare un'ossessione, e che a godere è di nuovo THURAM, che gioca per gli altri, che spesso dà il via all'azione, ma adesso, anche nella stoccata , fa molto più male di Lautaro. Malissimo, se il portiere avversario è in età da pensione. REINA 5. Di stima.

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Stefano De Grandis