Le pagelle ragionate della Supercoppa italiana

Quaranta minuti per riscrivere la propria stagione. Da quando entra al 50' sullo 0-2, a quando serve Abraham davanti alla porta vuota per il 3-2 a pochi secondi dalla fine, recupero incluso, Rafael Leao ricorda a tutti quanto possa essere decisivo. Entra in tutti e tre i gol, salta sempre l'uomo, mette una volta in più Pulisic in condizione di segnare. Un uragano, e volando sempre dritto verso la porta, senza inutili curve a effetto. LEAO VOTO 9, la Supercoppa ha la sua firma. Accanto a lui, risorge anche Theo. Tanta corsa, cross, gol su punizione e poi l'assist per il 2-2 di Pulisic e completare la rimonta. La patita di Theo, dopo quella da 4 in semifinale con la Juve, è una metamorfosi ancora più stravolgente. Il derby di HERNANDEZ E' DA 8. Impossibile non rimarcare la prova di Pulisic, che però non fa notizia. Lui merita sempre almeno 7, stavolta va anche oltre, per il rendimento nella partita intera. Fino alle due giocate decisive: il gol del pareggio e l'imbucata per Leao al momento del sorpasso. PULISIC VOTO 8. Chiaro che Conceicao abbia potuto fare solo alcune cose col poco tempo a disposizione alla guida del Milan. Ma ha fatto una mossa semplice ed essenziale: ha fatto giocare i più forti, che nel calcio è la regola base. Prima ha scelto una squadra più solida con due mediani, poi ha dato coraggio a Theo, ha rilasciato Leao nel secondo tempo e ha chiuso con quattro punte e mezzo. Poteva perdere, ma ha vinto, come contro la Juve. Due partite e la Supercoppa in bacheca. Solo un assaggio, ma gourmet. SERGIO CONCEICAO VOTO 7,5. Una mano al Milan l'ha data l'arbitro Sozza. Non vede i falli, quindi sbaglia da una parte e dall'altra. Ma c'è un errore che permette alla partita di riaprirsi: fallo chiaro di Theo su Asslani, che perde palla in uscita in all'inizio del secondo tempo, poco dopo il raddoppio di Taremi. Sozza lascia giocare e il Milan si guadagna la punizione della speranza. Gol di Hernandez. E 4 PER SOZZA. L'Inter perde il secondo derby stagionale. Questo in maniera ancora più dolorosa: dopo averlo piazzato nella cassaforte, lasciata però aperta. Un po' a sorpresa firmano il cartellino gli attaccanti. TAREMI, al primo gol su azione con l'Inter, che da solo varrebbe un 7. Il VOTO FINALE E' INVECE 6.5, perché l'ex Porto poi se ne divora un altro. In chiusura della prima frazione Lautaro invece aveva segnato il gol del vantaggio, mentre nel secondo tempo ha fatto comunque tante cose ottime. Se l'Inter avesse vinto avrebbe meritato 7,5. Ma se lo tiene anche quando perde, perché Lautaro non ha proprio colpe. MARTINEZ VOTO 7.5. Ne ha qualcuna, per una volta, SOMMER, che viene battuto su punizione sul suo palo e non chiude benissimo lo specchio nelle altre due occasioni in cui si deve arrendere. Stavolta, inedito, IL VOTO È 5. Pure SIMONE INZAGHI propone qualche riflessione. Certo, avrebbe potuto vincere. Se solo uno tra Taremi, Carlos Augusto e Dumfries avesse messo dentro la palla decisiva. Ma rinunciare nel corso della partita a Dimarco, oltre che a tutto il centrocampo titolare , forse è stato letale. VOTO 5.5. I bocciati della supercoppa sono altri, intendiamoci. Questa era una finale, peraltro decisa all'ultimo respiro. Non ci è nemmeno arrivato Thiago Motta, che ha dominato per 60 minuti contro il Milan campione in semifinale per poi gestire male i cambi: fuori il migliore dei suoi, MBANGULA e fuori VLAHOVIC , il solo riferimento offensivo da troppo tempo a questa parte. Come per il suo attaccante, THIAGO MOTTA VOTO 5. Va ancora peggio a Gasperini, uno che di solito non sbaglia mai, ma stavolta la fa grossa. Contro l'Inter lascia fuori i suoi tre giocatori più forti: Ederson, Lookman e De Ketelaere. Atalanta irriconoscibile e mai in partita. Anche i migliori cadono ogni tanto. GASPERINI VOTO 4.

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Stefano De Grandis