Atalanta, semplice frenata o campanello d’allarme?

Per fortuna di Gasperini le partite con l’Udinese sono finite. D’accordo che quando non si può vincere bisogna fare di tutto per non perdere, ma l’Atalanta di sabato è sembrata troppo brutta per essere vera. È un motivo di preoccupazione reale, visto che nel giro di cinque giorni è attesa dagli scontri diretti, entrambi al Gewiss, con Juventus e Napoli. ZERO ALIBI, UN SOSPETTO Fa bene Gasperini a non accampare alibi, ma vedendo l’Atalanta soffrire così tanto l’aggressività e il pressing dell’avversario , lievita il sospetto che la squadra abbia pagato i carichi di lavoro dell’ultima settimana, sfruttata per fare il pieno di benzina in previsione del ciclo di partite che i bergamaschi giocheranno senza sosta da qui a metà marzo. Essendo stata eliminata dall’Inter in Supercoppa, e non dovendo rimanere fino al 6 gennaio in Arabia, la squadra si è potuta allenare a Zingonia con continuità, come capita sempre più di rado nel calcio frenetico di oggi. Un passaggio doveroso e legittimo, avendo chiuso l’anno in riserva, come testimoniato dalle ultime gare del 2024. La speranza è che le gambe tornino a girare in fretta nelle prossime ore, altrimenti contro Juve e Napoli l’Atalanta rischia seriamente di interrompere la serie di 14 risultati utili. I DUE ESTREMI Anche a Udine Marco Carnesecchi è stato decisivo. In realtà nell’ultimo mese si è sempre meritato voti molto alti in pagella , a conferma che le sue parate hanno salvato spesso il risultato e aiutato in maniera molto concreta a consolidare il record di vittorie consecutive nella storia del club. Ma se il portiere è sempre uno dei migliori non è un bel segnale. Passando da un estremo all’altro, arriviamo in area di rigore, dove comincia a pesare in maniera sempre più evidente l’assenza di un attaccante d’area come Retegui, infortunatosi alla coscia il 22 dicembre. Potrà anche giocare male, ma una squadra non può fare a meno di un centravanti, fondamentale per cambiare spartito in corso d’opera e offrire soluzioni diverse a seconda dell’avversario e del momento. Gasperini spera di riaverlo, magari non a tempo pieno, già contro la Juve. Una freccia in più nel suo arco. Retegui non segna in campionato da fine novembre , ma è anche grazie ai suoi gol che i nerazzurri sono arrivati così in alto. CAMBIO DI PASSO I numeri dimostrano che, nelle sue stagioni migliori, l’Atalanta ha attraversato i suoi periodi più difficili prima di Natale, non dopo. Ogni anno fa storia a sè, ma se i nerazzurri riusciranno ad aumentare il ritmo come hanno sempre fatto nei gironi di ritorno dei campionati in cui hanno centrato la qualificazione in Champions League, a Bergamo si divertiranno ancora molto. Restando all’immediato, non ci vorrà molto per capire se il secondo pareggio consecutivo in campionato, dopo quello di Roma con la Lazio, corrisponde a una frenata fisiologica in una stagione così lunga e intensa o rappresenta una crepa nelle granitiche certezze che per quasi tutto il girone di andata aveva offerto l’Atalanta. Contro la Juve Gasperini si aspetta una reazione immediata, come la 'Dea' comanda. Per ripartire con un passo diverso. Se da scudetto, lo scopriremo a breve.

Cosa vedere:

Come vederlo:

Online con Sky:

Atalanta, semplice frenata o campanello d’allarme?

Massimiliano Nebuloni