Milan, per vedere gli effetti della 'cura Conceicao' serve ancora tempo

Tutti quelli che pensavano che la ‘cura Conceicao’ fosse la panacea di tutti i mali del Milan si sono dovuti ricredere nel giro di cinque giorni. L’entusiasmo e la festa di Riyad non sono certo dimenticati, ma il pareggio in casa contro il Cagliari lascia l’amaro in bocca. I rossoneri non sono stati in grado di approfittare dei pareggi di Lazio, Juve e Atalanta, dirette concorrenti per la Champions League, nonostante l’enorme quantità di palle gol create. “Ho visto il peggior primo tempo di una mia squadra da quando alleno”, ha ammesso il nuovo allenatore, che avrebbe voluto presentarsi con un’altra vittoria davanti al pubblico di San Siro. Ci riproverà fra una decina di giorni e lì la posta sarà ancora più alta: a Milano arriverà il Girona con la possibilità di ipotecare i playoff di Champions e la chance di entrare nelle prime 8 e andare direttamente agli ottavi. Una cosa è certa, Conceicao ha molto lavoro davanti. Il 'Diavolo', nonostante il cambio di guida tecnica ha confermato contro il Cagliari una delle tendenze della stagione: Leao e compagni hanno grosse, grossissime difficoltà ad attaccare squadre con la difesa schierata e le linee compatte. Era successo proprio a Cagliari nella partita di andata, così come contro Torino, Udinese e Genoa: il Milan non è a suo agio a palleggiare. Non è questione di impronta di gioco ma di caratteristiche dei singoli: Hernandez e Leao amano correre in campo aperto, Reijnders preferisce inserirsi negli spazi, Fofana è più efficace quando può dare lo strappo palla al piede. Tesi supportata dai fatti. I momenti più alti della stagione sono arrivati contro avversari che tendono a mantenere il pallino di gioco, lasciando inevitabilmente delle aperture che il Milan può sfruttare per fare male. Capitolo difesa: tre partite, 4 gol subìti. Al netto dell’errore di Maignan sul destro di Zortea, il Milan sta esasperando il concetto di linea alta. La velocità di Tomori e Hernandez consente di prendersi qualche licenza in più e alzare il baricentro di qualche metro, è vero, ma il rischio di lasciare strada libera agli attaccanti avversari è sempre lì dietro l’angolo. È successo con Yildiz e Taremi in Arabia Saudita e anche nell’azione del pareggio cagliaritano, quando dopo una palla persa da Fofana i rossoneri si sono trovati ‘spaccati’ in due. Nel gioco offensivo Conceiçao ha già introdotto qualche novità, ma quello che continua a mancare è la precisione. Morata ha ritrovato il gol, ma più grazie all’istinto che alla manovra della squadra. Lo spagnolo dà la sensazione di essere per larghi tratti fuori dal gioco, un altro aspetto su cui Conceicao dovrà lavorare. Nonostante questo, il Milan ha prodotto tanto: 24 tiri complessivi contro il Cagliari, di cui 11 nello specchio. Un solo gol. Per la bravura di Caprile ma anche per la poca freddezza sotto porta dei rossoneri. I rossoneri avranno l'occasione per riscattarsi già martedì, nel recupero contro il Como di Fabregas: un'opportunità per confermare il lavoro fatto finora e recuperare terreno in classifica. La mano di Conceiçao si potrebbe vedere meglio assieme a… una mano dal mercato. Kyle Walker, Marcus Rashford e Gourna-Douath I nomi caldi per rilanciare le ambizioni del Milan che, nonostante il girone di andata al di sotto delle aspettative, non è così lontano dal quarto posto, al momento occupato dalla Lazio e distante 8 punti . I tifosi chiedono il sostegno della società, aspettando di vedere gli effetti della 'cura Conceiçao'.

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Simone Dagani