Atalanta, cinque nuovi motivi per sorridere. E Retegui...

Una spallata per ciascun gol: agli infortuni, all’emergenza, alla iella, alla negatività, ai detrattori. Se la vittoria in goleada di Verona basterà per invertire l’inerzia lo scopriremo strada facendo, ma intanto spazza via le nubi e aiuta a risollevare l’umore della truppa che, per via degli ultimi risultati e soprattutto degli infortuni, era finito sotto i tacchi. A parità di emergenza - perché anche il Verona aveva sei giocatori fuori e una rosa stravolta dal mercato di gennaio - ha prevalso la squadra tecnicamente più attrezzata, e quindi più forte, ma col vento che tirava negli ultimi giorni a Zingonia non c’era niente di scontato. VENTO IN COPPA Adesso tutti a casa De Ketelaere per il playoff di Champions in cui l’Atalanta si gioca una fetta di stagione. Volare a Bruges con una vittoria alle spalle alleggerisce il clima e restituisce all’ambiente quella fiducia che gli ultimi risultati avevano parzialmente eroso, anche se il pareggio scintillante di Barcellona risale a una decina di giorni fa e sul piano della prestazione l’Atalanta avrebbe potuto vincere serenamente sia col Torino la partita successiva sia il quarto di finale di Coppa Italia col Bologna . Ci sono periodi in cui il gioco sgorga fluente e le occasioni fioccano come neve, altri in cui la manovra è arrugginita e la palla non entra neanche a porta vuota. A Verona ha provveduto Retegui a riaccendere l’Atalanta, che dopo il filotto di 11 vittorie consecutive ne aveva vinta una soltanto nelle precedenti sei. RETE… CLICK Come Ilicic in Champions a Valencia e Zapata in campionato a Frosinone . Per trovare un altro poker atalantino bisogna risalire a Rasmussen e Jeppson negli anni Cinquanta. La straripante impresa del bomber italo-argentino sconfina oltre ogni epoca e ci obbliga ad aggiornare le statistiche. Con il poker all’Hellas, Retegui si avvia a diventare l’attaccante più prolifico in una singola stagione nella storia dell’Atalanta. Nel mirino, a quattro lunghezze, c’è Filippo Inzaghi, re dei bomber nel ‘96-97, l’unico ad esserci riuscito con la Dea. In epoca recente solo Zapata e Muriel hanno segnato più di Mateo, che ha davanti altre 14 giornate per mettere la freccia e superare tutti i predecessori. In più, l’attaccante della nazionale, è in piena corsa per la Scarpa d’oro, dove sale provvisoriamente sul podio: superati Haaland e Lewandowski. Il poker del Bentegodi suona anche come un messaggio rassicurante ai colleghi d’attacco infortunati : “Tranquilli, guarite con calma che nel frattempo ci sono io”. Se Lookman incarna il genio e l’imprevedibilità, Retegui è il manifesto della regolarità e della concretezza. Anche per questo sono complementari e si trovano a occhi chiusi. In pochi avrebbero preconizzato un exploit simile, quando a inizio agosto l’Atalanta lo acquistò dal Genoa per sostituire Scamacca. Pagato 25 milioni, adesso vale il doppio e l’ennesima plusvalenza monstre, ma difficilmente il club lo lascerà partire in estate, nonostante la corte di diversi club di Premier, Arsenal in testa. PUNTO INFORTUNATI Gli obiettivi nell’immediato sono due: ipotecare già a Bruges la qualificazione agli ottavi di Champions e recuperare più in fretta possibile gli infortunati. Facendo una stima spicciola: Carnesecchi già in Belgio, Lookman per il Cagliari tra una settimana, Kolasinac per il ritorno coi belgi, Maldini chissà . Svuotando l’infermeria e ampliando il ventaglio delle rotazioni, la situazione è destinata a migliorare e la squadra a crescere, come è quasi sempre accaduto in primavera. Con un occhio a chi la precede e un altro allo specchietto retrovisore. La corsa per lo scudetto non contempla passi falsi, ma anche quella per la Champions non ammette distrazioni.

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Massimiliano Nebuloni