Quello che McTominay e il Napoli hanno capito uno dell'altro

“Wow, non pensavo così tanto”, queste parole le pronunciò Scott McTominay nel suo primo giorno a Napoli. A fine agosto. Sulla roof dell’albergo che lo ospitava. Davanti a lui la meraviglia del golfo, il Vesuvio, punta Campanella, Capri e il promontorio di Posillipo; sotto, i tifosi azzurri ad acclamarlo, trasmettendogli immediatamente il calore necessario per ambientarsi nella nuova realtà. Poco prima aveva già avuto modo di percepire l’entusiasmo popolare, all’aeroporto di Capodichino, fendendo la folla di sostenitori azzurri che lo stavano aspettando. Forse però neanche loro pensavano che lo scozzese potesse dare così tanto alla sua prima stagione in azzurro: già 8 gol, record personale in carriera. A oggi l’ex Manchester United è insieme a Lukaku il miglior acquisto della campagna estiva. Italia già nel cuore Si presentò in compagnia dei genitori e della fidanzata. Voluto da Antonio Conte e dal direttore sportivo Manna che lo seguiva da tempo. È stato considerato da subito il profilo giusto per dare consistenza e qualità al centrocampo, il giocatore con le caratteristiche adatte per la rifondazione nel segno del nuovo allenatore. La Villa a Varcaturo, vicino al centro sportivo e al suo compagno di nazionale Gilmour, è entrato subito in sintonia con i nuovi compagni di squadra e con Antonio Conte: l’esordio dal primo minuto un po’ a sorpresa con la Juventus, a Torino, gli ha permesso di diventare uno degli intoccabili. E la fiducia è stata ripagata a suon di gol. Un affare: 30 milioni il costo del cartellino, 4 gli anni di contratto , come gli assist in campionato. Lo descrivono come un ragazzo molto socievole e alla mano, legatissimo al papà che ogni due settimane arriva a Napoli per seguire le partite al Maradona. Anzi, pare che non se ne sia persa neanche una. Quando Scott e il suo agente furono avvicinati dal Napoli, i due non ebbero alcuna esitazione: il fattore Conte, vale a dire la presenza dell’ex allenatore di Chelsea e Tottenham, sgombrò il campo prima ancora che potessero nascere dubbi di sorta. Il punto debole È cresciuto partita dopo partita, migliorando l’intesa con Lukaku. Non segnava da metà febbraio. La sua rete era stata invocata da Conte nella conferenza di vigilia della partita con l’Empoli. Ne sono arrivate due, più un palo, segno che il ragazzo ha le spalle larghe, è in grado di reggere le sollecitazioni e il peso della pressione che accompagnerà il Napoli fino al termine del campionato. Una leadership che si è conquistato sul campo. Margini di miglioramento ancora evidenti, soprattutto nella gestione dei tempi di gioco del nostro campionato. Verrebbe da dire ‘sfumature’, rispetto a quanto fatto vedere con la maglia azzurra dopo una vita con quella del Manchester. In Inghilterra forse si staranno mangiando le mani per averlo lasciato andare senza troppe remore. Ah, a proposito: l’unico vezzo è lo chef personale nella villa dove vive con la fidanzata. Perché oltre alle bellezze del golfo e all’amore dei tifosi, Scott Mc Tominay 'non pensava così tanto’ anche della cucina napoletana. Difficile biasimarlo.

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